Domenica 21 luglio la popolare trasmissione di Rai 1 “A Sua immagine” ha fatto tappa a Porto Venere, dove, dalla chiesa di San Lorenzo, è stata teletrasmessa in diretta la Santa Messa.
La celebrazione, per la regia di Gianni Epifani e con il commento di Simona De Santis, è stata presieduta dal vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti.
Anche Radio Vaticana e Radio 1 hanno trasmesso l’evento. All’omelia, il vescovo si è soffermato sull’episodio evangelico detto “di Marta e Maria”, descritto nel Vangelo del giorno, a partire dal tema del “silenzio di Maria”.
"Attorno a Maria – ha spiegato il vescovo – regna un grande silenzio. È il silenzio del discepolo che nasce dall’ascolto, che accoglie il mistero del Regno di Dio dalla viva presenza di Gesù e che vi si lascia immergere ... È il silenzio di chi comprende di essere amato da Lui ... È un silenzio abitato dalla presenza di Dio. Ma è anche un silenzio da riscoprire giorno dopo giorno, da custodire con cura e da far crescere in noi e con noi".
"Con meraviglia dobbiamo però constatare – ha proseguito Palletti – che questa dimensione, desiderata soprattutto in mezzo al frastuono delle nostre attività, è nel contempo anche una realtà temuta. Abbiamo paura del silenzio, forse perché abbiamo paura dell’ascolto; e non solo quello della Parola di Dio. Nel silenzio interiore, infatti, risuona spesso la voce della nostra coscienza: emergono ricordi, gioie, ma anche timori, ansie, rimorsi..., lo sguardo interiore si fa più attento e non è più possibile nasconderci a noi stessi. Certo, un silenzio che ci lasciasse soli, che ci isolasse nel nostro limite, nelle nostre fragilità, potrebbe in effetti suscitare sentimenti di sconforto e di sconcerto. Ma non è questo il silenzio di Maria. Per lei lo stare in ascolto, ai piedi del Maestro, si trasforma in comunione di vita".
Da qui, dal silenzio di Maria, trova spazio per emergere la figura di Marta, e le figure delle due sorelle sono dunque ben collegate tra loro. Con Marta si apre infatti la grande pagina evangelica delle opere di misericordia.