Sulla carenza di comunicazione proviamo a darci una spiegazione: se Volpi non risponde al telefono, ovunque esso sia, né chiama per dettare la linea, cosa può comunicare il buon presidente Chisoli o l'Ad Micheli?
Dopo l'addio di Andrissi si ventila l'ipotesi che anche Gilardino abbia intenzione di porre la parola fine alla sua esperienza nel golfo, quantomeno da calciatore. A oggi non c'è l'ufficialità, il giocatore è rimasto a casa sua, autorizzato dallo Spezia, a causa dello stiramento rimediato proprio al momento di calciare il rigore - sbagliato - che poteva forse riaprire la sfida contro la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Parte dei tifosi hanno contestato anche Gila insieme ad altri giocatori nella protesta inscenata a Follo durante l'allenamento della squadra. Il numero 10 non c'era come detto, ma ovviamente le notizie riportate non gli avranno certo fatto piacere.
Aspettando il patron: chissà se si farà vivo, di persona o via cavo, visto che nei prossimi giorni la sua Pro Recco sarà impegnata prima nella Final Six che si svolgerà a Siracusa e i primi di giugno alla Sciorba di Genova per la semifinale di Champions contro il Brescia. Restano da capire quantità e qualità delle motivazioni in capo a Volpi, nonché le indicazioni in chiave business che potrà fornirgli il suo consulente d'affari, l'ex banchiere Fiorani: sfumato a quanto sembra l'investimento su Marinella, resterebbe sul piatto il waterfront della città, un progetto ambizioso condiviso nelle linee guida dal sindaco Peracchini, ma la frenata su altri importanti progetti come ad esempio il porticciolo di Santa Margherita e il terminale portuale di Marghera lasciano spazio a qualche dubbio sul reale impegno imprenditoriale del patron sul territorio spezzino, senza dimenticare le grane giudiziarie che di certo non favoriscono la sua permanenza in Italia.