Una gara non semplice, non solo perché all'andata le Fere allenate all'epoca dal silurato Pochesci ne diedero quattro (a due) alle Aquile, passate in vantaggio per 2-0 prima di essere rimontate e sconfitte. La Ternana ha in rosa buone potenzialità offensive, come dimostrano i 42 gol che ne fanno un attacco da medio-alta classifica, con bomber Montalto già a quota 15 gol, meno bene dietro dove i 55 gol al passivo ne certificano la peggior difesa del campionato.
L'undici affidato da tre turni a De Canio (due sconfitte consecutive prima di centrare la vittoria interna contro la Cremonese con gol di Montalto e Defendi, entrambi su assist di Favalli) cerca disperatamente punti per risalire la china della classifica, non avendo nulla da perdere rappresenta da ora in avanti un'autentica mina vagante anche se fino ad oggi non ha mai vinto in trasferta, racimolando in tutto 5 punti frutto di altrettanti pareggi.
LO SPEZIA
E lo Spezia? Senza i due gioielli offensivi Palladino e Gilardino - anche se il numero 10 siederà in panchina oggi dopo il lungo stop per la lesione al gemello - la squadra di Gallo ha imboccato il girone di ritorno con buone cose alternate a scivoloni inaspettati, vedi la sconfitta casalinga contro il Cesena di Castori che ha spezzato il tabù del Picco "fortino" (qui lo Spezia non perdeva dalla seconda di campionato contro il Carpi) e della difesa ermetica, ancora tra le meno perforate della B con 26 reti al passivo ma con chiari limiti di fronte ad attacchi agili come quello messo in campo nel Cesena di Castori.
Il menù di Gallo prevede per oggi il solito collaudato 4-3-1-2, che si è dimostrato nel tempo affidabile più nella fase difensiva che in quella offensiva. Allo Spezia manca intensità di gioco dalla trequarti in sù, con il reparto mediano che in partita si ritrova spesso in inferiorità numerica non solo come contro il Cesena, schierato con cinque giocatori dietro Jallow ma anche con moduli a specchio. Senza mettere in discussione il valore del giocatore, è sembrato che Mora fosse il più in difficoltà nella posizione di braccetto laterale, a fianco di un Bolzoni che a dispetto delle pessime condizioni di partenza è tornato partita dopo partita il giocatore ammirato per anni tra la B e la A. Forse la soluzione tattica più logica per battere la Ternana oggi sarebbe costituita da una formazione con la difesa a tre, per dare in mezzo quel qualcosa in più, ma la Waterloo dell'andata crea ovvi dubbi su questa possibilità.
Fiducia dunque davanti a Di Gennaro al poker difensivo diretto da Terzi e Giani, con De Col a destra, Lopez ( o magari Augello, decisamente in forma) a sinistra, in mezzo a Bolzoni tra Mora (o Maggiore) e Pessina, sulla trequarti il buon mancino di Mastinu, dietro a Marilungo (o Forte) e Granoche.
De Canio da parte sua deve rinunciare al regista Paolucci e a Bleve, ma recupera in attacco Piovaccari. Con la squadra a specchio dovrebbe partire nel 4-3-1-2 con Sala tra i pali, in difesa Vitiello, Sala, Rigione, Signorini e Favalli. In mezzo Defendi, Bordin e Signori, attacco affidato alle doti di Tremolada e Montalto (a segno all'andata) e Finotto. La veloce ala Carretta che mise in croce le Aquile all'andata parte dalla panchina, e speriamo che ci resti.