Lettera aperta di Filippo Lubrano, presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio.
Già aperte le iscrizioni per la prossima sessione.
L'impegno dell’Associazione Amici del Museo Navale e della Storia.
La soddisfazione del Consigliere regionale Battistini: "Una battaglia che porto avanti da anni".
Nuovo record per Cruise Service in Bus srl con 200 mezzi messi a disposizione per i crocieristi del porto di Livorno e La Spezia.
Ci sarà anche il sindaco Peracchini.
Per fare luce sullo stato effettivo e su come evitare potenziali rischi.
"Irrealizzabile ed irrispettosa delle identità".
IL CINEMA IL NUOVO LA SPEZIA è lietaodi annunciare quello che sarà il secondo appuntamento delle dirette via satellite da Londra nelle sale italiane.
Si tratterà della seconda opera dell’epopea l’Anello del Nibelungo di Richard Wagner, La Valchiria, una delle composizioni più imponenti del suo repertorio operistico. Così, domenica 28 ottobre alle ore 18.00, trasmessa in diretta via satellite, La Valchiria rivivrà sugli schermi italiani in diretta dal palcoscenico della Royal Opera House, in una nuova produzione del regista Keith Warner con Antonio Pappano a dirigere il cast.
L’intero ciclo è costituito da quattro opere e rappresenta un viaggio che va dalla nascita di un mondo popolato da dèi, eroi e mostri, fino alla sua distruzione. Questa saga epica ritrae ogni tipo di emozione umana con musica e idee straordinariamente intense.
L’Anello del Nibelungo è sempre un evento speciale del calendario operistico: un’esperienza indimenticabile. La Valchiria è la seconda opera del ciclo e presenta brani memorabili, come la Incantesimo del fuoco e Cavalcata delle valchirie. Ma tra fuochi d’artificio musicali e mitologia nordica, al centro di quest’opera ci sono le complesse vicende degli indimenticabili personaggi: i gemelli Siegmund e Sieglinde, interpretati da Stuart Skelton e Emily Magee, Wotan (John Lundgren) e la figlia valchiria Brünnhilde, interpretata da Nina Stemme, e Sarah Connolly nei panni di Fricka. Direttore Antonio Pappano
L'europarlamentare del PD difende i fondi per la scuola pubblica.
I Comunisti pronti a fiancheggiare la lavoratrice in ogni iniziativa.
"Stiamo pensando anche a proposte e servizi da offrire al mondo delle giovani partite IVA”.
Sabato 27 ottobre la raccolta alimentare.
Il mostra al CAMeC anche disegni dello stesso coreografo recentemente scomparso. E a novembre arriverà Sgarbi.
di Elena Voltolini - Un progetto articolato che include il nuovo waterfront. Termine previsto il 2023.
L'Assessore Giampedrone: "Vogliamo sia anche un monumento alle vittime di sette anni fa".
Ecco il calendario settimanale per la pulizia dei portici e la raccolta ingombranti.
Nell'ambito della rassegna "Non ci resta che leggere".
Organizzato da Confartigianato.
Il Presidente del Comitato della Spezia Luigi De Angelis: "Grazie ai nostri volontari e alla popolazione".
Dopo essersi conquistato a Venezia 73 il Premio Orizzonti per il meraviglioso corto La voz perdida, Marcello Martinessi è pronto a esordire quest’anno sul grande schermo con il suo primo lungometraggio, Las Herederas. Distribuito in Italia col titolo Le Ereditiere, la prima prova al lungo di Martinessi ha già avuto modo di farsi abbondantemente conoscere a Berlino. Tra i premi vinti infatti appena qualche mese fa primeggiano niente meno che l’Orso d’Argento per la Miglior Attrice e il Premio Fipresci della critica internazionale.
Tra l’imperversare di certi giganti messicani (Iñarritu, Del Toro, Cuarón), quella dell’intimo e delicato cinema paraguayano è senz’altro una bella, bellissima, sopresa. Una sorpresa che ha il profumo delle case dei vecchi e i modi di certa aristocrazia latino-americana in declino. Martinessi, forte di un cast femminile davvero eccezionale, riesce a prendere uno spaccato di vita comune e a restituircelo con infinita delicatezza ed eleganza d’immagini. Bastano un’automobile, qualche sigaretta, un vassoio d’argento…
Le ereditiere di Martinessi sono donne forti, legate da una profonda tenerezza e dai comfort di una vita agiata. Un’accusa di fronde è però quanto basta per rivoluzionare la vita delle due: carcerata Chiqui (Margarita Irun) e improvvisata taxista Chela (Ana Brun). La comparsa di una terza donna, Angy (Ana Ivanova), è la chiave di svolta in una vita apparentemente destinata alla privazione e al compromesso. Tra i taciti moti dell’orgoglio, della complicità e della passione prende splendidamente corpo un film che sembra richiamare alla memoria certo dramma da camera fassbinderiano. E che ci lascia totalmente spiazzati di fronte l’estrema autenticità e naturalezza d’intepretazione.
La macchina da presa di Martinessi indugia ora su queste dinamiche, ora sugli oggetti che ne fanno parte, con tatto e discrezione, senza temere i silenzi o i tempi lunghi. Anzi, prediligendo i giochi di sguardi, di specchi e l’estetica delle piccole cose. Il risultato è un lungometraggio audacemente semplice, delicato; estremamente allusivo, eppure, allo stesso tempo, lucidamente esplicito (l’attrazione omoerotica, la depressione…). Per tutti questi motivi – aldilà di qualche imperfezione – e per il merito di tenere alta la bandiera del cinema latino-americano, Le Ereditiere è senz’altro una pellicola da recuperare AL NUOVO LA SPEZIA : GIOVEDI 25 ore 18.00- VENERDI 26 Ore 18.00-20.15 SABATO 27 Ore 18.00 DOMENICA 28 ore 14.30
La deputata di Forza italia contro lo stop a infrastrutture e sviluppo.
"Ripercussioni sull'economia d tutta la regione".
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