I numeri, senza dubbio, sono interessanti per tutti: per chi si aggiudica la realizzazione e gestione, un fatturato previsto di 415 milioni di euro in 37 anni (prospettiva della durata della concessione); per l'economia spezzina circa 34 milioni di euro l'anno per il solo sbarco dei passeggeri (34 euro a crocierista).
Prospettive della nuova Stazione Marittima nel porto della Spezia e relativi servizi. Una stazione destinata a cambiare il volto della città e, visti i numeri previsti, non è eccessivo dire anche la sua economia.
Temporalmente si parla di una riqualificazione e costruzione complessa e che necessita di adeguati tempi: per vedere tutto concluso dovrebbe essere sufficiente aspettare il 2023, se tutti i tempi, molto ristretti, verranno rispettati.
Si parte con la presentazione di questa mattina nell'Auditorium dell'Autorità di Sistema Portuale della Spezia, del primo atto ufficiale della procedura: il bando di gara per l’affidamento in concessione, mediante project financing, del servizio di assistenza passeggeri e realizzazione della nuova Stazione Marittima.
E già questo è una prima assoluta in Italia
Al bando si è arrivati partendo da una proposta di Royal Caribbean e MSC, cui poi si è unito anche un terzo colosso delle crociere, ovvero Costa Crociere. Poi il voto alla Spezia, il cambio di amministrazione ed un nuovo confronto tra la Giunta vincente e l'AdSP, che hanno allargato lo sguardo a tutto il fronte a mare della città, il famoso e per molti versi famigerato waterfront. Da qui la richiesta ai proponenti di rivedere tutto il progetto comprendendo un'area più vasta e servizi ancora più articolati.
Ad aprile 2018 il progetto, modificato secondo le richieste, è arrivato all'Autorità di Sistema Portuale ed è stato preso in esame dal Comitato di Gestione. L'atto successivo è stato proprio il bando presentato questa mattina, che scadrà il 14 gennaio.
A ripercorrere orgogliosamente tutte le tappe della vicenda sino ad oggi è la Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure Orientale Carla Roncallo che poi passa la parola al Segretario Generale Francesco Di Sarcina per parlare, invece, delle tappe future.
“Innanzitutto – spiega – i binari ferroviari verranno fatti tutti nuovi e tolti da Calata Paita; poi Contship realizzerà l'ampliamento di Molo Garibaldi; successivamente potrà essere costruito il nuovo approdo su Calata Paita. Termine lavori il 2023, se tutto va come auspichiamo”.
Il progetto, infatti, è a step successivi per permettere comunque, nel frattempo, non solo il mantenimento dei servizi crocieristici attualmente a disposizione, ma aumentare progressivamente l'offerta, sino ad arrivare alla nuova e polifunzionale stazione marittima.
I servizi crocieristici, infatti, verranno svolti dall’aggiudicatario della gara, dapprima sul Molo Garibaldi ovest e nel Terminal II di Largo Fiorillo, così come già avviene oggi; in seguito, una volta realizzato il nuovo Molo Crociere sulla Calata Paita a cura della AdSP, oltre a poter contare sui due ulteriori accosti disponibili sul nuovo molo, verrà realizzata dall’aggiudicatario della gara la nuova stazione marittima. Una stazione che sarà polifunzionale in quanto annesso la terminal ci sarà un edificio che potrà ospitare parcheggi e attività varie e ci sarà anche una grande piazza pubblica coperta, tra i due edifici del terminal.
Gli investimenti infrastrutturali previsti nella proposta ammontano ad oltre 35 milioni di Euro. Il fatturato stimato, come detto, è di 415 milioni di Euro per tutta la durata della concessione, che potrà avere una lunghezza massima di 37 anni.
L’aggiudicatario dovrà disporre delle risorse finanziarie necessarie per realizzare le opere e rendere i servizi oggetto della concessione, non essendo previsto alcun contributo pubblico.
Il bando di gara lascia aperta la possibilità di ulteriori migliorie, soprattutto sotto il profilo ambientale, come ad esempio l'efficientamento delle risorse energetiche degli edifici, e viario, per il traffco nelle aree limitrofe.
Sul fronte occupazionale, posto che per il post realizzazione della nuova stazione, è logico pensare alla disponibilità di molti nuovi posti di lavoro sia diretti che nell'indotto, il disciplinare di gara, oltre a prevedere l'assorbimento dell’attuale organico già operante alle dipendenze dell’odierno terminalista, prevede un punteggio proporzionalmente crescente per il candidato che garantirà l’assunzione di un numero maggiore di personale entro i primi quattro anni.
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“Fondamentale – ha sottolineato il presidente Carla Roncallo - è stata la collaborazione con il Comune e con la Regione. Sappiamo di non essere ancora arrivati al traguardo, ma tra qualche mese contiamo di poterci arrivare davvero. Ci fa comunque molto piacere l’aver ricevuto una proposta impegnativa come questa dalle principali compagnie crocieristiche a livello internazionale, che testimonia un concreto e tangibile interesse per i porti del nostro sistema”.
Basilare, per permettere la realizzazione del progetto, è la creazione delle condizioni urbanistiche necessarie, come ha evidenziato il sindaco Peracchini: “I nuovi progetti che prenderanno vita disegneranno un profilo nuovo della nostra Città i cui effetti positivi si declineranno in termini ambientali, marittimi e soprattutto lavorativi. Credo che Autorità Portuale, Regione e Comune insieme continueranno a collaborare e a lavorare insieme sospinti da un unico grande obiettivo: trasformare La Spezia in uno degli snodi più importanti della costa italiana”.
L'obiettivo di tutto il progetto è quello di offrire un sistema di accoglienza e logistica con standard molto superiori rispetto agi attuali, per garantire ai turisti una esperienza davvero indimenticabile, come sottolinea il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Il comparto delle crociere è uno dei fattori trainanti per tutto il turismo ligure: nella provincia della Spezia, in particolare, sta portando ricadute importanti dal punto di vista economico e occupazionale. La struttura che verrà realizzata grazie a questo bando segnerà un salto di qualità per tutto il territorio. Una stazione marittima è un biglietto da visita importante per una città come questa: i motivi di attrazione non mancano, ma costruire e organizzare un'accoglienza all'altezza della fama mondiale di questo territorio contribuirà a rendere ancora più indimenticabile il soggiorno nel Golfo dei Poeti”.
Insomma, riprendendo il paragone fatto da Toti, La Spezia può diventare la San Diego d'Italia.