Il Ministro Bussetti si faccia un giro per le scuole della Liguria a dire che non hanno bisogno di più fondi, e vada ad esempio al Liceo Classico Lorenzo Costa della Spezia, mia ex scuola, dove gli studenti hanno denunciato la necessità di autotassarsi per affittare uno spazio esterno dove svolgere le loro assemblee di istituto. La colpa non può essere scaricata sui dirigenti scolastici o sugli insegnanti: certe strutture scolastiche, sia in Liguria che nel resto del paese, versano in pessime condizioni, a volte non è neppure garantita la sicurezza piena degli spazi e si corrono seri rischi per l’incolumità.
Qui però siamo oltre, ci troviamo di fronte alla mancanza totale di senso della realtà: uno si aspetterebbe dal titolare del dicastero della pubblica istruzione una difesa con le unghie e con i denti di maggiori investimenti per la scuola, che peraltro è uno dei presidi fondamentali della cittadinanza. Invece Bussetti, in spregio totale ai ragazzi che chiedono una scuola pubblica almeno dignitosa, dice che non servono maggiori risorse. Le dichiarazioni del ministro preoccupano moltissimo, perché è evidente che sia completamente ignaro della situazione quotidiana che vivono gli studenti, i docenti, i presidi e il personale tecnico degli istituti.
Il Partito Democratico aveva iniziato ad affrontare il problema con il piano straordinario per l’edilizia scolastica, un’iniziativa di certo non risolutiva, ma che andava nella direzione giusta. Ne andrebbero aumentate portata e risorse, non dovrebbe essere messa in discussione con delle pericolose marce indietro. La sicurezza dei nostri ragazzi e delle strutture scolastiche e il diritto allo studio non sono evidentemente tra le priorità del governo dello pseudocambiamento, che ogni giorno conferma come sia un ostacolo alla civiltà e alla modernità del Paese.
Brando Benifei
Europarlamentare Partito Democratico