Che si tratti di acqua dolce o salata poco importa: la marineria spezzina rappresentata da Vela Tradizionale ha viaggiato da Nord a Sud, solcando onde di lago e correnti di mare e riuscendo sempre a farsi valere. Nei giorni scorsi l’associazione, attiva sul territorio dal 2011, ha infatti centrato la seconda posizione in due regate di imbarcazioni a vela latina che si sono svolte a una settimana di distanza, la prima sul Lago Maggiore e l’altra in Campania, in quel di Marina di Pisciotta. Due trasferte che hanno portato soci, furgone e carrello a percorrere oltre 2.200 km su e giù per lo Stivale.
A tenere alti i colori del Golfo dei Poeti sono stati i soci di Vela Tradizionale a bordo di Robilù, gozzo ligure costruito alle Grazie nel 1970 dal maestro d'ascia Carassale, affidato alle cure dell'associazione da Roberto Roccati, sostenitore dell'importanza della salvaguardia del patrimonio nautico italiano.
Nel fine settimana dal 1° al 3 settembre Robilù ha preso parte all’undicesima edizione della partecipatissima Verbano Classic Regatta, organizzata da Avev – Associazione Vele d’Epoca Verbano e Circolo Velico Medio Verbano a Cerro di Laveno, guadagnando la seconda posizione nella categoria “Vele latine”, alle spalle del cornigiotto genovese San Giuseppe, della famiglia Michelini, mentre al terzo posto si è classificato Maniman, cornigiotto del presidente di Avev Paolo Sivelli condotto da un equipaggio femminile di Vela Tradizionale, con l'aggiunta del cane Gancho. Inoltre una socia neofita ha potuto far parte dell'equipaggio del cutter aurico Striga Constanze grazie all'attenzione dell'armatore Tansar Owsia e ha così avuto l'occasione di accedere ai primi rudimenti della vela tradizionale in regata.
Tripudio di legno ed eleganza, passione e sacrifici, la Verbano Classic è stata come di consueto un momento di condivisione e ritrovo di "vecchi amici galleggianti", e non sono mancate le new entry che hanno fatto ben sperare anche per gli eventi futuri.
Pochi giorni successivi, dall’8 al 10 settembre, Robilù si è spostata a Marina di Pisciotta per la quindicesima edizione del Trofeo Tre Torri organizzato dal Circolo nautico Portosalvo e dal maestro d’ascia Giovanni Cammarano. Alla manifestazione hanno preso parte 18 barche a vela latina provenienti da Lombardia, Toscana, Lazio, Sicilia, Calabria, Campania e, ovviamente, Liguria. Nelle acque di Pisciotta è andata in scena una veleggiata di due giorni suddivisa nelle categorie “Gozzi”, “Gozzetti”, “Lance” e “Lancette” e l’armo spezzino ha centrato il podio tra i gozzi sotto i 5 metri piazzandosi tra il gozzo dello stretto di Messina Melania e il cilentano San Giovese. L’appuntamento pisciottano oltre all’aspetto sportivo ha confermato la sua importanza per la marineria italiana con la presenza di tre generazioni di maestri d’ascia: oltre a Cammarano, infatti, hanno partecipato mastro Nino Aprea dell’Antico cantiere del legno Aprea e mastro Cesare Cortale, maestro d’ascia spezzino, socio attivo di Vela Tradizionale che si è formato proprio tra Torre Annunziata e Marina di Pisciotta.
Poter vedere in mare così tante barche in legno ad armo tradizionale, storicamente da lavoro, tutte insieme è un evento ormai sempre più raro, e la partecipazione di marinerie provenienti da luoghi così distanti è attestato di volontà di condividere questa passione da parte di associazioni e armatori e di stima all'organizzazione, che ha predisposto anche l'alloggio per gli equipaggi, grazie alle strutture locali che hanno supportato la manifestazione.
Vela Tradizionale, iscritta Asi e riconosciuta Coni, è tra le associazioni fondatrici della Federazione Italiana Barche Storiche che persegue il fine di tutelare il patrimonio nautico italiano, partendo proprio dai piccoli gusci di noce e da tutte le occasioni che si presentano per farne rivivere la storia.
