Durante la nevicata del 1985 avevo il compito di spalare la neve per liberare le strade nella zona di Arcola, Baccano, Cerri e di tutta la Val di Vara, dal Gottero a Zeri, al Passo della Mola e di tutti i paesini attorno a Varese Ligure. Nonostante l'età, sebbene abbia dimenticato alcuni eventi o i nomi delle persone, ho ancora molti vivi ricordi.
Al mattino partivo da casa alle 6.00 per raggiungere la Val di Vara, prendere il mezzo meccanico e andare come prima cosa a fare gasolio in un distributore a Sesta Godano: per rifornire 600-700 lt ci impiegavo mezz'ora, la pompa infatti per il grande freddo era lentissima. La seconda tappa era la Caserma dei Carabinieri, dove facevo salire il brigadiere, e quindi si partiva a spalare la neve per tutto il giorno. In alcuni punti, la coltre bianca raggiungeva anche i 3 m di altezza, se non avessimo aperto le strade gli abitanti che vivevano sulle alture avrebbero avuto seri problemi a spostarsi.
Manovrare il mezzo non era per niente semplice, non solo per le condizioni delle strade, ma anche per il fatto che la pala era talmente bassa ed esercitava una pressione enorme sulla careggiata, che qualsiasi cosa sporgesse anche di pochi millimetri veniva asportata, ad esempio i tombini.
Un giorno il sindaco di Arcola si era raccomandato con me di pulire la strada che portava al cimitero dei Cerri, che era coperta da un metro e mezzo di neve, perché dovevano seppellire due persone.
Mi ricordo anche di un giorno in cui dal Termo sono salito a Baccano e arrivato in corrispondenza della chiesina sulla strada, mi sono accorto che non passavo: la larghezza della carreggiata infatti era 3 m, ma il mio mezzo era largo 3,5 m. Allora un signore mi disse di dare un colpetto all'angolo della chiesa per passare, io invece avevo preferito tornare indietro e risalire dal paese di Arcola. Una volta arrivato a Baccano ho trovato il solito signore che mi aspettava nei pressi del Circolo Ricreativo, dove per il solito problema non avevo la possibilità di passare, allora questa volta avevo proposto io di toccare la costruzione e lui mi rispose deciso: "No, no! Questo è il Circolo!".