Un lungo Consiglio sugli ennesimi licenziamenti figli di una infinita crisi e anche della concorrenza in crescita che attanaglia Sarzana e l'Italia tutta.
Un Consiglio che, come nei 6 giorni di sciopero/presidio dei dipendenti Grancasa, ha raccolto l'unanime solidarietà e anche l'umana passerella politica.
Un Consiglio che ha visto la Sala Consiliare gremita di persone, di dipendenti Grancasa a rischio, di Sindacati, Consiglieri regionali e due Deputati.
Un Consiglio straordinario importante perché è importante che il Comune si possa aprire, alla discussione e agli interventi di tutti, ospiti compresi, per affrontare in un comune impegno l'ennesima problematica del territorio.
Il merito della serata va all'indefesso lavoro dei segretari sindacali Marco Callegari (Uil) e Luca Comiti (Cgil) e dei dipendenti della sede Grancasa di Sarzana che, grazie al loro estenuante e compatto impegno, hanno portato alla ribalta della cronaca il fatto (158 dipendenti del Gruppo in esubero, tra cui 12 nella sede sarzanese) e stimolato questo inusuale consiglio comunale.
I tanti giorni di lotta hanno creato visibilità e interesse in crescita, incassato solidarietà, comunicati dedicati, e anche competizione politica per l'esigenza di apparire.
La richiesta dell'apposito consiglio presentata dal Capogruppo PD, Daniele Castagna, è stata accolta e condivisa dal Sindaco Cristina Ponzanelli e una mozione dei Capigruppo è stata impegnata a: "Trasmettere la presente mozione e la conseguente delibera al Gruppo Grancasa S.p.A., oltre che a tutti gli Enti preposti in ambito locale, regionale e Nazionale, affinchè si adotti ogni iniziativa utile a scongiurare il licenziamento di dipendenti dello stabilimento di Sarzana o quantomeno, in via subordinata e denegata, sia ridotto il più possibile il numero di lavoratori destinatari della procedura di recesso".
La mozione è stata approvata all'unanimità.
Tanta la solidarietà durante i giorni di lotta e tanti gli interventi in Consiglio comunale, su una vicenda purtroppo che sembra avviata all'atto finale in seguito al secco "Niet" dei dirigenti Grancasa a qualsiasi ulteriore trattativa: ovvero l'invio delle lettere di licenziamento e/o trasferimento.
Nella discussione in Sala Consiliare hanno quindi anche preso forza le proposte per un impegno comune su una ricollocazione dei possibili esuberi, le stesse rassicurazioni però che erano state spese sui dipendenti della Fattoria di Marinella, e che sono rimaste solo tali, le stesse che invece non sono state spese né assicurate per i dipendenti di "Faraoni" a Sarzana, che ha chiuso in silenzio (forse perché privo di rappresentanze sindacali interne) senza destare clamore, nonostante i 10 dipendenti lasciati a casa così numericamente simili ai 12 di Grancasa ora in attesa.
Le stesse poi, che creano malumori tra le tante persone comuni in giro senza più lavoro, singoli casi con eguale difficoltà di reinserimento lavorativo ma prive di un tale impegno politico e sindacale alle spalle.
Vedremo poi se l'impegno preso rimarrà prettamente formale o se prenderà consistenza.
Ma il problema Grancasa ha creato un ampio shock mediatico, aggravato anche dalla preoccupazione di molti sulla possibilità che il Gruppo non si limiti "solo" a questi 158 esuberi ma che abbia difficoltà e necessità ulteriori.
Il Sindaco Cristina Ponzanelli ha aperto la serata con il suo intervento:
"Affrontiamo un tema di straordinaria rilevanza: il lavoro, la dignità ed il futuro dei nostri cittadini. Ho già incontrato i lavoratori di Grancasa, cui esprimo ancora piena solidarietà e i miei complimenti per la tenacia dimostrata".
"Non siete soli, non lo siete mai stati e non lo sarete mai, e quest'Aula ne è a dimostrazione – dichiara il Sindaco indicando i tanti ospiti - tutti insieme dobbiamo affrontare il vostro e gli altri problemi e su queste gravi tematiche la politica deve essere unita e priva di distinzioni e colori".
"Non accettiamo nessuna strumentalizzazione politica sulla vita delle persone, non commettiamo questo errore, e a coloro che volessero ambirci dico che non sarà facile farlo perché noi esigiamo un percorso davvero condiviso – aggiunge - non esistono colori o cittadini di serie A o B, bensì esistono solo i cittadini e le loro necessità".
"Io stessa sono andata a Legnano ad ascoltare la crisi che ha avviluppato l'intero gruppo e ogni suo stabilimento, portando così al piano di esuberi, ed il vice Sindaco Eretta ha presenziato al tavolo aperto in Regione".
"Sarzana vi ammira - dice ancora rivolta ai dipendenti presenti - purtroppo anche oggi ho ascoltato telefonicamente l'Azienda che ha ribadito il verdetto".
"L'unica cosa al momento concessa è una possibilità di procrastinare l'invio delle raccomandate di trasferimenti e licenziamenti, per poche settimane, alla ricerca di una difficilissima soluzione".
"Continuiamo però tutti assieme a cercarne e anche a studiare percorsi alternativi da avviare nel proseguo in caso della conferma dei licenziamenti".
Il vice Sindaco Costantino Eretta è poi intervenuto per rendicontare il tavolo tecnico svolto in Regione alla presenza dell'Assessore Berrino e le rappresentanze sindacali, dove la Regione ha dato la propria disponibilità ad usare il progetto di formazione "Fast" ( finanziamenti anticrisi sostegno territoriale) teso a percorsi di reimpiego, anche perché, come conclude Eretta: "Dobbiamo prepararci al peggio".
Tra i presenti con diritto di intervento: i segretari Callegari e Comiti insieme alle rappresentanze sindacali interne della Grancasa Sarzana, Alessandro Grassi (Uil) e Marco Albani (Cgil).
Il Deputato Lorenzo Viviani (Lega) e la Senatrice Stefania Pucciarelli (Lega).
I Consiglieri regionali: Juri Michelucci (PD) – Alice Salvatore (M5S) - Giovanni De Paoli (gruppo Misto)
Presente tra il pubblico il Segretario regionale PCI, Matteo Bellegoni.
"L'Azienda è effettivamente in crisi, come dimostrato anche dai contratti di solidarietà firmati tempo addietro - ha dichiarato Marco Callagari di Uiltucs - i lavoratori hanno dimostrato non solo equilibrio e volontà, ma anche una compattezza e disponibilità mai vista prima ed è grazie a loro che siamo qui a proseguire la lotta".
"Prevediamo future azioni di malafede dell'Azienda, come si capisce anche dai loro rifiuti sull'offerta dei dipendenti per passare dal full time al part time. Il Loro - non accettiamo le offerte perché i part time non sono poi flessibili - è una palla grossolana, perché la flessibilità addirittura aumenterebbe in quel caso – ha aggiunto - sono preoccupato non solo per gli 11 esuberi, ma anche per i rimanenti dipendenti, ci aspettiamo problemi ulteriori, che monitoreremo costantemente. Dall'offerta iniziale dell'azienda di 3.000 euro come incentivo all'esodo siamo arrivati a 10 più 2 mensilità. Ora chiediamo atti concreti alla politica".
"Non è facile portare l'attenzione di tutta la politica al territorio ma grazie all'impegno dei lavoratori ci siamo riusciti – ha proseguito Luca Comiti (Cgil) - quei lavoratori che ancora oggi si fanno dei problemi per non mettere in difficoltà l'azienda, tanto è la loro unione con coloro per cui lavorano da lunghi anni. Lavoratori che accettano di diminuirsi a part time per 2 anni e quindi di abbassarsi lo stipendio a circa 800 euro, pareggiando così le 400 ore di esubero dichiarate da Grancasa. Ciononostante nessuna trattativa ammessa – ha concluso - le banche stanno rifacendo il piano aziendale compreso di vendita immobili e il ridimensionamento dell'organico potrebbe mettere a rischio anche gli altri 35 lavoratori del punto vendita sarzanese, anche questo temiamo e anche su questo chiediamo aiuto a voi politici".
"Chiediamo a voi politici la stessa dignità che abbiamo dimostrato noi dipendenti insieme ai nostri segretari sindacali – dicono ad unica voce Grassi ed Albani della Rsu Grancasa Sarzana – mentre il punto vendita funziona a gonfie vele partono le lettere di licenziamento, senza lavoro veniamo privati di dignità e futuro, non abbandonateci".
Poi è la volta degli interventi degli ospiti politici, 5 minuti a loro disposizione per le dichiarazioni:
Lorenzo Viviani: "Avete portato al tavolo dell'Azienda una proposta quasi commovente, lavorare e guadagnare di meno per mantenere colleghi tutti e Azienda stessa, è una vergogna non accettarla. Confermo l'unione in corso tra tutti noi e il nostro impegno. Avrete nella politica un vero alleato – aggiunge rivolto ai presenti - uniamoci tutti, perché la battaglia sarà lunga e il rischio che aleggia è che le sorprese non si fermino qui".
"Un punto di vendita storico non solo per la Provincia ma anche per la Regione tutta – ricorda Alice salvatore - questo mancato accordo è grave e siamo qui tutti uniti e preoccupati. Dinamiche aziendali e interessi che vanno a inficiare la vita delle persone in una ferita ulteriore che va ad inserirsi in una già preoccupante e scarsa occupazione regionale".
"Anche il progetto "Fast" non ci soddisfa, noi vogliamo il lavoro vero e faremo tutto per ottenerlo, vista anche l'apertura in zona di nuova Aziende".
Juri Michelucci: "La forza dimostrata dai lavoratori fa parte del DNA di ogni cittadino del nostro territorio, proseguiremo la battaglia insieme a voi, tutti uniti. GranCasa deve ascoltarci perché Sarzana ha già pagato tanto, difendiamo il futuro dei lavoratori e anche il modello di sviluppo della città avviato, che oggi mostra i suoi limiti ma ha dato tanti posti di lavoro e futuro per le persone. Ribadisco la mia volontà di agire insieme all'Amministrazione su il percorso inerente alle nuove aperture ed al riassorbimento degli esuberi nelle nuove realtà in essere, magari aiutati da un percorso di incentivi e da un tavolo fisso che monitori la situazione".
De Paoli ricorda le difficoltà simili: "Una situazione simile a molte altre sulla Regione e purtroppo sul Paese. Se non cresciamo e non riusciamo a creare investimenti e lavoro sarà molto difficile, restiamo tutti uniti e lottiamo assieme per evitare queste ulteriori perdite".
Conclude Stefania Pucciarelli: "Proposte concrete, lucidità e impegno nel condurre questa trattativa, vi porto anche le mie congratulazioni, a voi dipendenti ed ai Segretari, e aderisco ben volentieri alla vostra lotta. Mi auguro che dal Consiglio uscirà un documento condiviso da tutti, per sperare ancora in un ripensamento che salvi questa realtà storica presente nel territorio. L'impegno da parte mia è dovuto e farò tutto quanto in mia possibilità per aiutarvi".
La parola poi è passata ai gruppi consiliari sarzanesi cui ogni rappresentante ha ribadito l'impegno preso sulla problematica, pochi gli scontri tra le compagini ed un voto unanime sulla mozione presentata dai Capigruppo.
La serata si è conclusa nell'arco di 4 ore, ora la parola ritorna alle trattative con una piccola, flebile, ma importante speranza, forse il classico miracolo.
Nel frattempo oggi sabato 15 giugno, dalle ore 18 alle ore 20 i dipendenti Grancasa saranno in Assemblea sindacale esterna, nel piazzale dell'Azienda.
Un'occasione ancora per andare a trovarli, portare un saluto e ammirare la loro instancabile tenacia.