"Lunedì sera infatti era in discussione la mozione presentata dalla consigliera del Pd Beatrice Casini, su invito del nostro Comitato, che chiedeva il ritiro del provvedimento e impegnava il sindaco a esprimere la massima contrarietà dell’assise cittadina sul ddl ai presidenti di Camera e Senato".
"Ebbene, da tutti i gruppi, sia di maggioranza che di opposizione, sono piovute critiche anche molto forti sui contenuti del disegno di legge voluto dal senatore leghista Simone Pillon, che modifica le norme in materia di separazione e affido dei figli".
"Nessun consigliere, compresi i leghisti, ha difeso il provvedimento, anzi tutti ne hanno messo in luce le molteplici “criticità”: dalla rigida definizione dei tempi dell’affido condiviso al mantenimento diretto, dalla mediazione obbligatoria e a pagamento fino alla cosiddetta alienazione parentale, che diventerebbe motivo per togliere il figlio a uno dei genitori (di solito la madre) per affidarlo all’altro che il minore rifiuta o addirittura per metterlo in una casa famiglia".
"Al momento delle dichiarazioni di voto però la maggioranza, compreso il gruppo di Sarzana Popolare che aveva espresso pesantissime riserve sul ddl e che poi si è inspiegabilmente allineato alla Lega, ha annunciato il proprio voto contrario alla mozione con la risibile e inconsistente motivazione che su tale problematica il consiglio comunale non sarebbe titolato a esprimere il suo parere in quanto trattasi di materia di competenza Parlamento. Tesi smentita dallo stesso presidente del consiglio comunale Rampi, il quale ha addotto motivazioni politiche per giustificare il suo voto contrario".
"Apprezzabile invece il voto favorevole della consigliera dei 5 Stelle, Giorgi, che si è aggiunto a quello del gruppo Pd".
Comitato No Pillon La Spezia