"La situazione dei rapporti istituzionali in seno al Comune sta degenerando ed i limiti sono stati oltrepassati da tempo - affermano in modo univoco i Capigruppo Guido Melley ( LeAli a Spezia), Federica Pecunia ( Pd), Paolo Manfredini ( Psi), Luigi Liguori ( Spezia bella forte unita), Lorenzo Forcieri ( Avanti insieme) e Massimo Lombardi (Spezia bene comune), che continuano - Stiamo assistendo ad una pericolosa deriva nella quale i ruoli e le prerogative istituzionali del Consiglio Comunale vengono delegittimati ad ogni occasione a causa di atti e comportamenti messi in campo in primo luogo dal Sindaco Peracchini, ma anche da alcuni suoi Assessori e da alcuni Consiglieri della sua maggioranza."
Proseguono gli esponenti del Centrosinistra spezzino: "un quadro di palese conflittualità istituzionale tra gli organi di governo (Sindaco e Giunta) e gli organi di rappresentanza elettiva (Consiglio Comunale) che non consente un normale funzionamento delle attività consiliari. Si stanno verificando in maniera ripetuta fatti gravi: il rinvio sistematico e sine die di diverse sedute di Commissioni, richieste dai Consiglieri di minoranza su temi di particolare rilevanza; l'assenza del Sindaco e/o di Assessori che disertano senza motivo altre riunioni di Commissione, probabilmente ritenute "scomode"; l'indisponibilità a rinviare sedute su richiesta di Consiglieri dell'opposizione assenti per impegni di lavoro."
"Una situazione sgradevole- proseguono i Capigruppo- che ha reso sempre più difficili quelle che dovrebbero essere normali relazioni istituzionali. Oramai quotidianamente assistiamo ad intemperanze, insolenze ed offese (sui social e sui media, ma anche nelle aule consiliari) provenienti da alcuni Consiglieri di maggioranza nei confronti nostri, come di loro colleghi di coalizione oltre che verso lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, che - ricordiamo - è stato eletto con i voti di quella stessa maggioranza e che dovrebbe essere riconosciuto come figura istituzionale super partes."
"Una brutta deriva - concludono Melley, Pecunia, Manfredini, Liguori, Forcieri e Lombardi - che ci ha indotto a prendere una posizione ufficiale, con una precisa e formale nota indirizzata al Prefetto della Spezia ed agli stessi Peracchini e Guerri: un appello alle Istituzioni perché questo gioco al massacro, che delegittima il ruolo degli organi comunali e scredita l'onorabilita' di tutti noi, finisca subito."