“L’obiettivo del movimento civico creato da Andrea Costa – spiega Ponzanelli contattato telefonicamente da Gazzetta della Spezia – è dare ai tanti cittadini che hanno voglia di impegnarsi per la collettività, frenati però dalla difficoltà nel riconoscersi nei partiti tradizionali, un’importante opportunità di fare politica, incidere nelle problematiche locali e crescere nel nostro gruppo o, meglio, nella nostra famiglia creata da Andrea, in piena autonomia locale”.
A conferma di tale abitudine la sua risposta alla richiesta di un giudizio sui fatti riguardanti la sfiducia di “Sarzana Popolare” al proprio Assessore, Barbara Campi: “Il gruppo di Sarzana Popolare ha piena autonomia decisionale su linee e provvedimenti, hanno la stessa libertà come tutte le nostre realtà. Come da impostazione, ripeto, siamo una grande famiglia e come in tutte le famiglie, quando avviene un divorzio al proprio interno, fa più male che in un Partito tradizionale. Ma sono un gruppo valido e ben preparato e sapranno risolvere al meglio la situazione”.
Il Consigliere e Capogruppo consiliare di S.Stefano Popolare, Francesco Ponzanelli, è anche Consigliere provinciale e amplia abbondantemente il raggio d’azione del suo impegno ed il proprio ruolo all’interno di Liguria Popolare.
Come nel Comune di Santo Stefano di Magra, dove Ponzanelli siede insieme ad altri due Consiglieri (Monticelli e Serarcangeli) nel principale gruppo di opposizione al Sindaco Sisti, anche nell’Ente Provincia con tre Consiglieri conquistati dei 6 spettanti al centrodestra, i Popolari sono diventati così maggioranza.
Ponzanelli è Capogruppo (insieme a lui Antonio Solari, Sindaco di Carro, e Claudia Gianstefani, Consigliere comunale a Lerici), il secondo più votato nella maggioranza e responsabile degli Enti Locali.
A breve saranno assegnate le deleghe ai Consiglieri e scopriremo quella/e che verranno assegnate a Ponzanelli, la sua risposta in merito a questo ed al suo futuro politico è molto moderata: “Ho sempre fatto piccoli passi per volta, lavorando da appassionato e senza obiettivi mirati. Un impegno per il nostro territorio mentre per le vicende politiche guardo quello che succede – usa poi un eufemismo - non sono tipo da Ferrari ma da bicicletta, più faticosa ma ti consente di conoscere e analizzare davvero ciò che ti circonda”.
Sull’Ente Provincia indebolito dalle scelte nazionali passate Ponzanelli rassicura: “E’ un Ente attivo e va rafforzato sempre di più e ripristinato nelle sue funzioni originali. C’è bisogno di questo Ente per le materie sensibili che deve gestire e stiamo lavorando coesi per ottimizzarlo al meglio. Scuole, viabilità, atto idraulico e tariffe, atto rifiuti eccetera, tante le responsabilità per un Ente falcidiato sia come dipendenti che economicamente, e ricordo che siamo tutti volontari e non pagati. “Spezia Popolare” si batterà particolarmente anche per le strutture per disabili e per creare corretti accessi alle strutture sportive, e anche per promuovere con Iren una nuova idea di tariffe per la Val di Vara, tariffe diverse da quelle nell’ambito metropolitano per tutte le forniture date dalla Società”.
Il movimento La Spezia Popolare continua quindi il suo radicamento su tutto il territorio provinciale e numerose sono le nascita di sue realtà locali, sia in Val di Magra che in Val di Vara, in Provincia e, con Liguria Popolare, su tutta la Regione.
Nel frattempo Ponzanelli continua il suo impegno nel Comune di Santo Stefano di Magra che lo vede da due legislature come parte attiva e ora anche dentro la Commissione Attività Produttive del Comune.
Ne abbiamo parlato con lui toccando alcuni punti:
“Come Santo Stefano Popolare, e come da nostro manifesto, cerchiamo sempre di avere un punto di incontro con l’Amministrazione, certo quando gli interventi sono tesi a migliorare la qualità della vita dell’intera comunità. Questo è il nostro punto di partenza. Sul retroporto stiamo lavorando per svilupparlo in “Interporto”, avere la possibilità e la forza di trasformarlo in una cosa ben più attiva, con un incremento merci e logistico ampliato ma raggruppato, funzionale e con un ritorno economico, ricettivo e lavorativo sul territorio – spiega il Consigliere – non più solo container e spostamenti ma un sito razionalizzato con le più attività industriali. Il piano urbanistico comunale (PUC) è decaduto e vogliamo revisionarlo insieme all’Amministrazione, in un rapporto costruttivo, per dare spazi lavorativi nuovi alle imprese sia a livello industriale che ricettivo. Il tutto in totale trasparenza e dialogo con i cittadini in riunioni pubbliche, per creare davvero un beneficio al territorio”.
Anche per l’ex Ceramica Vaccari il Consigliere ambisce ad un diverso uso e ampliamento: “Ridisegnando e sfruttando l’area con attività che possano portare principalmente lavoro,. Attività forti approfondite in uno studio pubblico per fare rinascere quel sito meraviglioso; commerciali, turistiche, ricettive che portino lavoro, senza essere a prescindere contro il residenziale ma, non tutto certo".
"Sempre sotto la lente d’ingrandimento la questione della Cava della Brina – aggiunge Ponzanelli – stiamo sempre monitorando insieme a cittadinanza e Comitato. E’ una questione importante e delicata e seguiamo i riempimenti concessi dalla Procura, dopo si dovrà valutare tutto il prosieguo. C’è un’indagine in corso e vedremo, politicamente nel caso ci fossero delle problematiche ulteriori, noi siamo propensi per la chiusura”.
Conclude con Saliceti, forte delle battaglie avute nei Consigli straordinari alla presenza di Acam e Iren: ”Continuiamo a seguire da sempre in prima persona le vicissitudini dell’impianto di CDR di Saliceti, per migliorare la qualità del lavoro degli addetti e per assicurare tranquillità e controlli per i cittadini esterni. In questo momento la situazione è accettabile e sotto controllo, non ci sono sforamenti ne lamentele, ma la nostra linea è ben nota e ci vede contrari ad un ampliamento di un sito simile”.