È vero, le donne spezzine sempre più spesso scelgono il vicino ospedale di Massa per dare alla luce i loro pargoli. È altrettanto vero che si deve cercare di invertire questa tendenza perché ci fa spendere di più e riduce la nostra professionalità.
Detto questo però la soluzione non può essere quella di puntare sugli incontri prenatali con infermiere e ostetriche. Non ha senso. Non perché non sia utile, anzi, ma perché i corsi consultoriali funzionano già bene e lo fanno da molti anni.
Mia moglie, per esempio, ha partecipato nel 2014 ad un corso pre-parto al consultorio di Sarzana. Era tenuto da professioniste preparate ed esperte e assieme a lei c’erano tante altre future mamme sarzanesi e spezzine.
Il dato allarmante però risiedeva nel fatto che oltre il 90% di loro aveva già scelto Massa come punto di riferimento per il parto. Frequentavano il corso qui perché era ben fatto, vicino casa e in un ambiente più che dignitoso. La Casa della Salute di Sarzana, per esempio, è bella, ordinata e confortevole.
Il nodo reale sta dunque nella struttura in cui le nostre donne dovrebbero partorire: il Sant’Andrea della Spezia è inadeguato. È fatiscente e il reparto di ostetricia, seppur rinnovato al suo interno, soffre del contesto nel quale è inserito.
Il nuovo Felettino dovrebbe essere un’urgenza anche per questo ma i lavori, dalla demolizione del vecchio ospedale, non sono mai di fatto partiti.
Sarebbe utile che invece di pensare agli spot ASL5 Spezzino facesse uno studio di fattibilità ipotizzando l’installazione dell’Ostetricia a Sarzana.
L’Ospedale San Bartolomeo potrebbe essere, davvero, la soluzione giusta su cui puntare per fermare la fuga di partorienti e diventare attrattivi attingendo dal vicino bacino della Lunigiana.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria