"Abbiamo chiesto al Consiglio regionale di riflettere opportunamente sulle delicate questioni inerenti il ciclo dei rifiuti per il sito di Saliceti e l'ipotizzato biodigestore che vi dovrebbe sorgere: va avviato uno studio di impatto sanitario sull'impianto esistente, per approfondire eventuali contraccolpi sulla salute di chi risiede in quelle aree, e la riapertura della VAS sul Piano di Area. Non siamo stati ascoltati: l'amministrazione regionale infatti ha espresso parere negativo". Così, il consigliere regionale Marco De Ferrari, primo firmatario degli Ordine del giorno dedicato, che avverte: "Per Saliceti si sta delineando un quadro nefasto: la quantità di rifiuti destinata al biodigestore di Saliceti dovrebbe aggirarsi intorno alle 75.000 tonnellate l'anno. Anche il solo buon senso suggerirebbe che prima di dare il via ad abnormi progetti del genere ci si dovrebbe chiedere non solo quali effetti ambientali e territoriali avrà il megabiodigestore sulla salute, ma anche quali effetti ci siano sul tessuto economico e sociale di chi ci vive e ci lavora. Ecco, tutto questo è contenuto nella definizione di quella procedura di VAS di cui noi continuiamo a chiedere l'immediato avvio".
"Non riaprendo il procedimento di VAS si impedisce ai cittadini residenti e ai Comuni territorialmente interessati di potersi pronunciare sull’impatto del megaimpianto", avverte il consigliere, che aggiunge: "Soprattutto per questo la decisione della maggioranza del Consiglio regionale di respingere il nostro Odg sull’impianto di Saliceti e sul prospettato nuovo biodigestore è grave e immotivata. Si trattava di due richieste legittime e attuali".
"In particolare, a proposito della questione del biodigestore, occorre dire che la stessa procedura di VAS che ha portato alla redazione del Piano di Area è risultata incompleta, come ammesso in sede di approvazione definitiva del Piano di Area da parte del Consiglio Provinciale spezzino lo scorso agosto. Quindi, la delibera consiliare che ha approvato il Piano di Area e il sito di Boscalino non è coerente con le conclusioni della procedura di VAS non aggiornata alla scelta di Boscalino".
"Anche per questo, non avere voluto avviare uno studio di impatto sanitario dell'attività dell’impianto di trattamento rifiuti esistente a Saliceti e non riaprire la procedura di VAS sul Piano di Area è una decisione che non potrà che aumentare la preoccupazione dei cittadini di Vezzano Ligure e di Santo Stefano Magra sul futuro della loro salute", conclude De Ferrari.