Negli stessi giorni, preoccupato dalle immagini fotografiche che ho avuto modo di visionare, ho incontrato i cittadini di Marola e raccolto le loro preoccupazioni per la presenza di amianto sui capannoni dell’Arsenale della Marina Militare (si parla di circa 10.000 MQ di capannoni) e per il loro stato di conservazione dopo gli eventi atmosferici".
"Dopo questi approfondimenti - conclude Roberto Traversi - in attesa di risposte dal ministero richiederò personale incontro alla Direzione di Commissariato Marina Militare della Spezia per avere ragguagli sulle attività in corso di ripristino dei danni e sugli interventi previsti di monitoraggio ed eventuale bonifica dei capannoni dell’Arsenale, prima di affrontare il dibattito in commissione"
“A livello locale - affermano le portavoce del M5S in Consiglio Comunale Jessica De Muro e Donatella Del Turco - abbiamo incontrato più volte alcuni cittadini di Marola e soprattutto i Murativivi, facendoci carico delle loro istanze e preoccupazioni, abbiamo presentato richieste di accesso agli atti sia al Comune che alla ASL e depositato il 16 giugno, assieme a altri firmatari, una richiesta (in seguito anche sollecitata) di commissione che riguardava proprio Marola e che come primo punto aveva ‘la presenza di amianto non bonificato e non adeguatamente controllato negli edifici contermini in linea d’aria al quartiere di Marola’.
“Abbiamo presentato inoltre un question time - continua la consigliera De Muro- in cui chiedevamo al Sindaco se intendesse o meno coinvolgere ARPAL per un monitoraggio nelle zone residenziali civili del quartiere di Marola, esterne all’Arsenale Militare e solo nell’ultima commissione l’assessore all’ambiente Kristopher Casati ha affermato che di ciò non se ne ravvede la necessità, anche se ci penseranno.
Ci fa piacere che anche il Pd ora si sia risvegliato sulla questione e voglia agire in maniera ‘strutturale e definitiva’. Non possiamo non chiederci, però, come sia possibile che l’On. Paita non ci abbia pensato un po’ prima, essendo lei del territorio e al Governo fino a pochi mesi fa ma se ne sia accorta solo ora che l’onda del riflesso mediatico ha dato maggiore visibilità al problema.”