Ma il problema reale esiste e, si potrebbe asserire in questo caso, viene accentuato dalla perdita di controllo e gestione subita, ovvero dalla sconfitta elettorale che non ha più consentito di riparare, in qualche modo, a eventuali “piccoli peccati di gola”.
Forse la sicurezza (venuta poi meno) di una vittoria e di un conseguente nuovo mandato con cui sopperire qualche passo azzardato, forse la consapevolezza di improvvisa debolezza cresciuta nella lunga campagna elettorale e la necessità di recuperare, con nuove spese, nella valutazione di popolo.
Rimane il fatto che gli altarini ora scoperti dall’inaspettato vincente sembrano scottanti e figli di una finanza creativa di vecchio stampo.
Il Comune di Sarzana rischia ora un dissesto finanziario?
I numeri prospettati dal Presidente del Consiglio comunale non sembrano dei migliori e l’amministrazione è intenzionata ad analizzare bene gli eventuali debiti fuori bilancio, denunciando ai cittadini e alla Corte dei Conti le eventuali irregolarità.
Il Consiglio comunale dedicato, di mercoledì 28 novembre, non si preannuncia di certo noioso e sotto le luci dei riflettori finiranno cifre di spese e situazioni debitorie raccolte in un dossier ed ora posto in discussione.
L’avvocato Carlo Rampi ha trasmesso al pres. del collegio ed ai revisori dei conti i documenti accumulati ed i debiti fuori bilancio al momento ipotizzati.
Sotto accusa la precedente amministrazione ma non solo, anche dirigenti comunali che attestavano inizialmente una “non sussistenza di debiti fuori bilancio”, la stessa poi venuta meno grazie (o per colpa) di una successiva verifica.
Che la situazione economica del Comune non navigasse in buone acque era risaputo, ma la situazione reale che esce man mano sembra ben più preoccupante ed ha colto impreparato l’amministrazione di Cristina Ponzanelli.
Sul banco degli imputati diversi capitoli di spesa, principalmente riguardanti il settore eventi e quindi parte di manifestazioni ricreative culturali con cui, forse, si è cercato di risalire nei sondaggi: debiti presunti relativi alle rassegne “Atri Fioriti” e “I Libri per Strada” e relative somme spettanti impiegate a copertura di spese più urgenti come il Festival della mente, spese connesse alla mostra su Andy Warhol (Sarzana è Pop), al Teatro Impavidi, alla situazione della cooperativa Earth, gestrice della Fortezza Firmafede ed all’abuso di consulenze legali esterne.
In studio anche i 184.000 euro spesi per lo smaltimento del legname nelle spiagge marinellesi, che vanno a peggiorare il debito con Acam che ha eseguito lo smaltimento.
Uno “sbilancio” tra entrate ed uscite che non preoccupava l’ex Sindaco Alessio Cavarra ma che pare preoccupare molto il nuovo Sindaco.
Il possibile debito inaspettato si aggira intorno al milione e 250.000 euro, e dentro questa cifra bisognerà individuare quali spese possano essere ritenute necessarie e quali meno.
Mercoledì conosceremo più precisamente gli sviluppi di questa situazione e valuteremo la linea tenuta dalle diverse compagini di maggioranza, nel frattempo la nuova amministrazione vive in uno strano limbo privo di risorse utili mentre risalgono nella comunità sarzanese i nodi sul pettine delle altre vecchie e risapute problematiche, di cui l’ultima (ma non ultima) è proprio lo sviluppo di piazza Martiri (e Palazzi Botta), discusso ieri sera nella conferenza in Sala della Repubblica organizzata dal Comitato “Sarzana che Botta” e presenziato e discusso anche grazie all’Assessore Barbara Campi.
