Le nostre premesse e le nostre domande erano chiare: siamo partiti da un elenco dettagliato di soppressioni e accorpamenti di reparti, di strutture e di servizi, già attuate o previste nel prossimo futuro.
Abbiamo toccato il nodo degli investimenti e dei lavori strutturali completati ma mai aperti al pubblico. Il nuovo Day Hospital oncologico rappresenta un triste esempio. Pronto dalla scorsa estate e ancora chiuso. Stessa pessima sorte è toccata alla nuova sala per la dialisi: rimasta chiusa per oltre un anno, con tutti gli arredi e gli impianti pronti per accogliere i pazienti.
A tutto ciò abbiamo aggiunto il pesante ritardo del cantiere del nuovo Ospedale del Felettino, fermo al 4% dopo oltre 2 anni di cantiere. Il problema è che non ci sono certezze sui tempi di ripresa e di completamento dell'opera ma l’unico dato oggettivo è quello che vede un Sant’Andrea strutturalmente in forte difficoltà. Edifici vetusti e fin troppo saturi.
Con questo panorama di incertezze e di criticità volevamo conoscere: “la vocazione dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana, non tanto dal punto di vista dei primariati o del numero di strutture complesse ivi presenti, ma per ciò che interessa davvero il cittadino: i servizi sanitari erogati”.
La risposta della Giunta Regionale?
Penosa. Un lapidario è tutto scritto nel Piano Aziendale e nelle delibere di ASL5.
Peccato però che sotto accusa fossero proprio quegli atti ufficiali a cui faceva riferimento l’Assessore Viale.
Tutto, sul San Bartolomeo, parla di soppressioni e di chiusure di servizi per la nostra comunità. Continua a mancare un progetto sulla Sanità e mentre i cittadini aspettano risposte, chi governa la Regione Liguria fa ancora e solo pesce in barile.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria