Premesso che non vogliamo credere alla “Sibilla Cumana” e quindi vogliamo noi per primi avere e dare assicurazioni, evitando di diffondere paura e sconforto.
Tale sciagurata ipotesi sarebbe un affronto a tutti i cittadini che hanno espresso chiaramente la loro posizione, attraverso tutti gli strumenti legali e di democrazia che possono essere esercitati.
Chiediamo di riflettere a chi ha poteri decisionali in merito.
Dopodiché ognuno, e sottolineiamo ognuno, si prenderà le proprie responsabilità politiche e morali su un “probabile” ripensamento.
Vorremmo anche finalmente sapere se il comune di Vezzano Ligure e quindi la sua amministrazione è favorevole oppure no. Ci risulta che non si sia ancora svolto ad oggi un consiglio comunale ad hoc.
Siamo preoccupati di questo atteggiamento irresponsabile: un sindaco democraticamente eletto non può sottrarsi a un normalissimo confronto civile per un problema simile che investe già tutta la vallata. Se così accadesse, qualcuno non si dimostrerebbe all’altezza del compito assegnatogli.
Ricordiamo che il luogo di “Saliceti” è una lingua di terra a due passi dal parco, già consumata in ogni specie di attività, attualmente abitata da persone con le loro storie personali e le loro origini.
Certamente il ciclo dei rifiuti non è ancora chiuso dal 2003 e questo vuoto deve essere assolutamente colmato. Ma è anche vero che non si può precludere da una contrarietà pressoché unanime verso l’imposizione di tale opera.
In politica vi è il momento del compromesso ma arriva, come normale, il giorno di dare risposte e metterci la faccia.
Noi invitiamo i Vezzanesi a riflettere bene alle elezioni prossime nel loro comune.
Francesco Ponzanelli, Capogruppo Consiliare Santo Stefano Popolare
Emilio Ratti, Capogruppo Consiliare “Insieme per voltare pagina”