La questione del futuro dell'area Enel sarà oggetto di discussione nel Consiglio comunale convocato per lunedì 23 luglio, l'ultimo prima della pausa estiva. A portare l'attenzione dell'Assemblea sul tema è il consigliere di Avantinsieme Lorenzo Forcieri che ha presentato una mozione con la quale, tra le altre cose, chiede al sindaco e alla giunta "di avviare immediati contatti con i vertici Enel al fine di definire un nuovo piano industriale che
possa integrarsi con le fasi di dismissione e bonifica dell’impianto" e punta in modo deciso, per il post centrale, alle aziende del settore mobilità elettrica.
Il sindaco Pierluigi Peracchini, rispondendo ad una nostra domanda sul tema, sembra frenare ed invitare alla calma e alla riflessione: "La politica sta facendo discorsi inutili, le cose vanno affrontate nei modi giusti, nei tempi giusti e con gli interlocutori giusti. L'area Enel è dell'Enel, io oggi non ho un documento dell'Enel che dice che chiuderà la centrale. C'è una dichiarazione dell'Amministratore delegato che dice che forse nel 2021 cesserà l'uso del carbone, ed io auspico che accada il prima possibile, è un augurio di tutti".
E sul futuro dell'area afferma: "Per il resto, sognare non costa nulla. C'è chi vuole un parco giochi: basta trovare gli investitori e convincere Enel a cedere le aree. C'è chi dice facciamo le auto elettriche, come se il mondo aspettasse noi e le aziende vengono qui ad investire solo perchè lo chiediamo noi. La realtà è che Enel è un player mondiale, è proprietaria di 72 ettari di terreno, ha dato alla città, con gli accordi stipulati, milioni come risarcimento della sua presenza".
Ogni cosa, secondo il primo cittadino, va discussa a tempo debito: "Bisogna affrontare la questione in modo serio, ogni cosa a sui tempo. Intanto vediamo se effettivamente il prima possibile Enel smette di utilizzare il carbone, un bel segnale politico e soprattutto importante per la salute.
Poi vediamo cosa vogliono fare e ci confronteremo. Se i tempi sono più o meno quelli che a voce sono stati indicati, abbiamo comunque 10 anni davanti: nel 2021 la centrale non userà più il carbone, anche ammettendo che ciò coincida con la chiusura, bisogna poi fare la caratterizzazione, la bonifica, lo smantellamento... ce ne è di tempo, e poi le tecnologie cambiamo di mese in mese, Nervi saldi".