"Una scuola pubblica, laica e plurale che torni ad essere il motore della crescita sociale".
La legge 107/2015 (cosiddetta Buona Scuola) approvata durante il governo Renzi ha costituito il colpo finale inferto all'istruzione pubblica. Senza prevedere nessuna forma o prospettiva di rifinanziamento al mondo dei saperi, ha al contrario proseguito nella logica privatistica dei governi tecnici e di centrodestra. La scuola perde la sua funzione costituzionale di strumento collettivo di crescita ed emancipazione sociale e diventa sempre più un'azienda governata da logiche di mercato: l'introduzione della figura del preside-manager con poteri illimitati, la previsione dello school bonus evidentemente a favore delle scuole private (che continuano a essere finanziate a discapito delle scuole pubbliche) e l'alternanza scuola-lavoro obbligatoria sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti una riforma che stravolge il senso proprio della scuola e dell'istruzione rispetto alla sua funzione costituzionale.
La riduzione degli spazi della democrazia, con uno svuotamento delle funzioni degli organi di rappresentanza, rappresentano il corollario di una deriva verso cui non possiamo rimanere fermi.
Nasce così la "Legge di Iniziativa Popolare per la scuola della Costituzione", un progetto collettivo che vuole riaffermare i principi fondanti dell'istruzione: una scuola pubblica, laica e plurale che torni ad essere il motore della crescita sociale, che rimetta al centro il protagonismo e i bisogni di studenti e docenti e che si opponga alla logica aziendalistica che nulla ha a che fare col ruolo della scuola nella nostra società.
Come in tutta Italia, anche nella nostra provincia è partita la raccolta firme che inizierà Sabato 23 giugno in Piazza Beverini dalle 17 alle 19.
I soggetti promotori del comitato spezzino:
Sinistra Italiana
Rifondazione Comunista
Possibile
ARCI
FLC - CGIL
Libertà e Giustizia