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Pini di Gaggiola, Legambiente e Italia Nostra: "Anche questa amministrazione ha un atteggiamento arrogante" In evidenza

Le associazioni ambientaliste sperano in un maggiore confronto su importanti questioni da affrontare a breve, con l'area ex Sio e il waterfront.


Italia Nostra e Legambiente hanno da tempo non solo chiesto, ma condiviso la creazione ed il lavoro del cosiddetto “Tavolo del verde”, in attività già dalla precedente amministrazione comunale e continuato dall’attuale. Il nostro spirito, come quello degli altri partecipanti al tavolo è sempre stato quello di affrontare le questioni nel merito, senza pregiudizi. Lungi da noi - se le situazioni relative al verde urbano non possono essere risolte (dopo le opportune verifiche in maniera reale e seria) se non con interventi drastici - il volerci ‘mettere di traverso’, pregiudizialmente.

 

Tuttavia, a nostro avviso la situazione di Gaggiola poteva essere gestita in maniera diversa. Infatti, secondo noi, albero “compromesso” non significa necessariamente pericolante; perché il regolamento del Tavolo del verde vieterebbe espressamente i tagli in periodi di nidificazione (ed anche una legge dello stato, la 157/92); e, infine, perché non si capisce la fretta del tagliare. Se il pericolo è conclamato, le ragioni dovrebbero risultare evidenti; altrimenti sospetti e diffidenze nei confronti del ‘meccanismo burocratico’ continuano ad alimentarsi. Le ragioni delle istituzioni dovrebbero comprendere senz’altro le aspirazioni della cittadinanza!

Quando, in occasione della riunione del tavolo del verde del 20 giugno scorso è stata annunciata la presenza del Sindaco, abbiamo pensato positivamente ad un suo ruolo di mediazione. Invece il primo cittadino non ha voluto sapere ragioni, ha sposato la linea dura del taglio dei pini ‘senza se e senza ma’, non riconoscendo il merito delle nostre richieste, né chiarendo – ahinoi - che il giorno dopo sarebbe iniziato il taglio. Un comportamento da noi percepito come deludente, più improntato ad arroganza che a comprensione, che non riusciamo ad apprezzare, così come ci è successo anche con altri Sindaci in passato.

Alla luce di queste nostre ultime considerazioni ci auguriamo che presto cambi il clima della comunicazione, anche in vista delle prossime, altrettanto importanti, questioni che attendono la nostra Comunità (come l’area Sio e il Waterfront).


Per Italia Nostra, Luca Cerretti
Per Legambiente, Stefano Sarti

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