"Con l'insediamento del nuovo Governo - afferma il Coordinamento dei Cantieri Scuola lavoro della Spezia- torniamo all'attacco per sollecitare una soluzione per i 149 lavoratori spezzini gettati sul lastrico dal 2013. Abbiamo trasmesso al neo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al nuovo Ministro del Lavoro Luigi Di Maio una lettera con la richiesta di attivarsi per dare un futuro a questi cittadini".
Ecco il testo della missiva:
Ill.mi Sig. Presidente del Consiglio e On.le Ministro del Lavoro,
vi scriviamo visto che le S.v. interpretrano il Governo del cambiammento e Lei Sig. Presidente il "difensore del Popolo" per richiedere con urgenza l'intervento del vs. dicasteri per quanto riguarda la situazione dei 149 lavoratori licenziati dalla Regione Liguria che fino all'agosto 2013 erano impegnati nei cantieri scuola lavoro della Provincia della Spezia. La messa in libertà di questi lavoratori è avvenuta solo ed esclusivamente a causa della mancanza di fondi da parte della Regione Liguria come specificato dalla lettera a noi inviata da parte dell'allora dell'assessore regionale al lavoro della Regione Liguria che trasmettiamo in allegato alla presente, oltre a tutte le interrogazioni parlamentari presentate sul nostro caso. Questi cantieri hanno interessato i comuni della provincia spezzina sui quali si era abbattuta l'alluvione del 25 ottobre 2011 e successive emergenze ed hanno riguardato in massima parte lavori di manutenzione e di prevenzione del territorio della Provincia della Spezia sotto il profilo della difesa idrogeologica.
Per l'avviamento ed il mantenimento al lavoro delle 149 unità sono stati spesi più di 2milioni di euro di fondi regionali.
La situazione delle famiglie di questi lavoratori è drammatica come le S.V. potranno evincere dalla nostra pagina facebook, ed anche per questo motivo vi richiediamo un v.s. pronto intervento atto al rifinanziamento ed alla prosecuzione del progetto anche attraverso la predisposizione di un vero piano di inserimento professionale, almeno triennale, che possa mettere a sistema questa iniziativa, a nostro parere esportabile come modello su tutto il territorio nazionale, e dare uno sbocco lavorativo stabile a noi Lavoratori anche attraverso una struttura di tipo consortile tra i Comuni dell'intera Provincia.
All'uopo vi richiediamo con urgenza di ricevere una nostra delegazione.
Confidiamo in una vostra risposta al nostro accorato appello.
Il coordinatore Gian Carlo Bailo