La verifica di Barbara Campi, parte integrante della lista di Roberto Italiani e Amministratrice di Condominio, è partita dall’archivio comunale e successivamente comparata con i dati del Catasto pubblico. Un’analisi dettagliata del patrimonio del Comune, concentrata in particolare sullo stato degli immobili e sul rendimento degli stessi. I risultati sono interessanti perché, così asserisce 'Sarzana Popolare' in conferenza stampa, sembra manchino molti dati di fabbricati, appartamenti, fondi o moduli produttivi ed eventuali introiti, con conseguenti dubbi su assegnazioni e/o occupazioni gratuite. Ad una prima comparazione dei dati, risultano essere una quarantina le proprietà comunali non presenti nella lista, con la conseguente perdita di introito e/o possibilità di investimento per la comunità. Inoltre la parte dedicata alle proprietà terriere, seppur completa, è priva di eventuali rendicontazioni economiche dei terreni.
“L’importanza di questo approfondimento è duplice – spiega il coordinatore della lista, Roberto Italiani – da una parte la perdita di entrate utili per investire, dall’altra quella di non mettere terreni ed immobili ad uso della comunità, ovviamente con i necessari criteri di meritocrazia ed eguaglianza necessari”. Italiani aggiunge poi che questa ambiguità è un vecchio tema ricorrente, venuto alla ribalta anche nel periodo in cui ricopriva l’incarico di Revisore dei Conti – “Ma mai nessuno ha chiarito le difformità e accessoriato con dati integrali”.
“Scopriamo che il Comune di Sarzana possiede molti altri immobili rispetto a quelli evidenziati, ma totalmente assenti sulla pagina istituzionale e, pare, privi reddito – dichiara Campi - mettere il naso nella Cosa Pubblica è diritto dovere di ognuno e, per capire siamo andati a vedere cosa il Comune, ai sensi della Legge sulla trasparenza e sulla democrazia aperta, rende pubblico sul Sito Istituzionale. Nell’elenco aggiornato a dicembre 2017 risultano circa 150.000 euro di entrate da proprietà immobiliari, ma basate su poche e incomplete realtà, il nulla direi, il vuoto – insiste Barbara - conoscere il proprio patrimonio è basilare per un Comune e trarne il giusto vantaggio per la comunità è obbligatorio. Ma qui è incompleto e lascia spazio a dubbi, come leggiamo nella pagina relativa ai “Fitti attivi”, cioè l’elenco degli immobili contrattualizzati e quanto reddito danno ogni anno”. Tra le rendite trovate risultano il Commissariato di Polizia, il Vecchio mercato ed il condominio di via dei Mulini, ma mancano i rendiconti della Casa del Popolo di Falcinello, del Talent Garden, dei fondi commerciali della Vetraia e dell’ex Piazza Brun Caprini e altro ancora. Dubbi anche sulla palestra dell’eliporto ora vuota ed in generale su tutta la zona sportiva. “Il nostro interesse non è infangare chi gestisce male od omette, ed indagare non compete certo a noi – insiste Campi – ma capire, ai fini del nostro programma, se ci sia “Pane”a disposizione per intervenire ed investire sul territorio. Per dedicare quindi, come logica vorrebbe, proprietà o terreni apparentemente non locate al momento, a chi vuole intraprendere attività piccola industriale o artigianale, tramite apposito Bando, o solo a locare a chi ha veramente necessità”.
Conclude Italiani: “Sembrerebbe quindi che ci sia un po’ di caos e, se qualcuno non ci dimostra il contrario andando a vanificare così la tanto venduta trasparenza; molti degli immobili non sono messi a reddito, molti sono assegnati senza corretto bando e alcuni occupati gratuitamente. Omissioni? Misteri? Deroghe come quelle sull’ex Mercato e sul Teatro? Quelle cioè che non sono assunzione di responsabilità ma bensì assunzione di rischio? Mancanza di chiarezza o semplicemente una grave inadempienza di controllo con conseguente danno erariale tutto da scoprire? Attendiamo fiduciosi che l’Amministrazione, oltre alle pulizie straordinarie di questa lunga Primavera Elettorale, spolveri anche i propri archivi contabili, alla ricerca dei file perduti e delle risorse disperse”.