Presenti per l’occasione i capilista dei partiti della coalizione: nel collegio plurinominale per la Camera, Lorenzo Cassinelli (FI) e Andrea Costa (NcI), nel collegio plurinominale per il Senato, Sandro Biasotti (FI) e Antonio Opicelli (FdI) e i candidati locali nelle liste plurinominali alla Camera, Patrizia Saccone (FI), Maria Grazia Fria (FdI), Lorenzo Viviani (Lega).
I candidati, intervenuti tutti, sono stati presentati da Claudio Muzio, consigliere regionale, e dal Presidente della Regione Giovanni Toti che per l’occasione ha indossato l’abito del padrone di casa.
Manuela Gagliardi, candidata dalla coalizione alla Camera, ha sottolineato l’importanza di uscire dall’immobilismo infrastrutturale in cui è stato confinato lo spezzino e la Riviera: “Meno isolamento significa più opportunità: commerciali, turistiche, lavorative. Realizzare il tunnel della Val Fontanabuona, significa tutto questo. La sua realizzazione era una promessa di tutte le ultime campagne elettorali regionali della sinistra: la realtà è che per realizzarla occorre un dialogo serio e costruttivo tra Genova e Roma. Due governi che parlino la stessa lingua e che abbiano la stessa idea di sviluppo, di futuro e di prospettiva. Un’opportunità che può diventare realtà soltanto con la vittoria del centrodestra.”
Ha continuato Gagliardi: "Dobbiamo uscire dalla demagogia delle false promesse del PD e dalle farneticazioni del Movimento 5 Stelle, che dicono no a tutto. Per il Pd, l’unica prospettiva delle loro politiche fallimentari da sempre per il territorio è quella di mantenere la poltrona. Ora che la poltrona scricchiola, le tentano tutte. Immaginate che hanno disegnato il nostro collegio ad hoc, da Luni e Sarzana a Sestri Levante, per blindarsi un seggio. Ecco, hanno fatto male i conti: perché Sestri Levante gli volterà le spalle e gli consegnerà l’avviso di sfratto. Come farà Sarzana, come ha fatto Spezia: come farà tutto il nostro collegio. E noi potremo finalmente cambiare insieme, pensando e realizzando insieme il nostro futuro”.
Con un busto a sostegno della schiena infortunata, è presente anche Stefania Pucciarelli: “Ho voluto essere qui, nonostante tutto. Perché il 4 marzo ci giochiamo il futuro dei nostri figli: coi nostri ragazzi che sono costretti a espatriare e l’immigrazione incontrollata che raccogliamo nel nostro paese. Occorre una rivoluzione di buonsenso: aiutare gli italiani in difficoltà, gli anziani, i giovani, le nostre famiglie. Il governo regionale ha già mostrato di avere queste sensibilità, ora tocca a Roma."