"Quando tutto sembrava andare verso il rilancio dell'azienda agricola e della Tenuta in dimissione, ecco una storia dai contorni già visti: aste e rilanci, grandi progetti offerti alla stampa, "capitani coraggiosi", offerte last minute alla fine sfumate. Di fronte ad una situazione sempre più caotica e confusa, concordiamo pienamente con la proposta delle associazioni ambientaliste di includere la Piana di Marinella nel territorio del Parco di Montemarcello Magra Vara. La scorsa settimana anche il PD sarzanese ha sottoscritto un generico appello rivolto alla proprietà della Tenuta di Marinella (costituita, lo ricordiamo, da aziende e banche in larga parte indebitate come Monte dei Paschi di Siena, Consorzio Cooperative Costruzioni, Unieco Società Cooperativa, Società Italiana Condotte d'Acqua spa e Condotte Immobiliare spa.) per scongiurare l’insuccesso dell’accordo con Renovo e i conseguenti fallimento aziendale e spacchettamento immobiliare.
Oggi, dopo l’offerta di Volpi che già aveva mostrato interesse due anni fa, si riaccende l’animo del Sindaco Cavarra. Noi invece consigliamo molta prudenza sull’offerta di White Holding, che non è una impresa agricola o legata alla green economy ma una società di consulenza per capitali di rischio. L’Amministrazione sarzanese dovrebbe invece tutelare in primo luogo la vocazione agricola della piana, facendo entrare l'intero territorio della Tenuta di Marinella nel Parco: questo gesto di responsabilità metterebbe al sicuro il territorio da più che prevedibili operazioni speculative, rendendola poi appetibile a dei reali imprenditori agricoli che potrebbero accedere ai finanziamenti europei del Piano di Sviluppo Rurale. Inoltre questa azione politica sarebbe più incisiva del rimando ad un futuro PUC, che potrebbe sempre esporre il territorio al rischio di spropositate cementificazioni.
Quanto all’interesse di Preziosi per la Colonia Olivetti, concordiamo sulle criticità espresse da Bufano, ma non vorremmo fosse l’ennesima boutade pre-elettorale del centro destra; gli vogliamo ricordare poi che ci siamo già espressi e mobilitati per Marinella. Ci aspettiamo che i consiglieri PD lavorino per risolvere il problema in sede regionale e non usino generici appelli per meri fini da campagna elettorale e che li porterebbe al definitivo disimpegno locale.
Infine registriamo come, nonostante una crisi profonda che si protrae da alcuni anni, sulla Tenuta di Marinella non si sia mai voluto dare un indirizzo politico chiaro, che prendesse una posizione netta rispetto alla dismissione degli attuali proprietari e al futuro produttivo dell'area che può e deve essere un volano di crescita sostenibile per l'intera Val di Magra. In quello che sembra l'ennesimo tira e molla sul futuro della Tenuta, l'ennesimo presentarsi di offerte numerose quanto alle volte fantasiose e inconsistenti, siamo convinti che l'inclusione nel Parco farebbe quella chiarezza oggi necessaria su una vicenda dai contorni sempre più confusi e precari. Le numerose e unanimi dichiarazioni stampa da parte di diversi partiti e istituzioni sul rispetto della vocazione agricola dell'area, troverebbero, a quel punto, completa soddisfazione. Infine sarebbe un gesto di rispetto non solo per la storia della Tenuta ma anche per quei lavoratori che, oramai in numero ridottissimo, tirano avanti la produzione del latte in condizioni oramai estreme e inaccettabili.
Da parte nostra prendiamo l’impegno di fronte ai cittadini di includere questa proposta nel programma delle elezioni amministrative della nostra città e di lottare a tutti i livelli affinché venga portata a termine.
Paolo Zanetti - Sinistra Italiana