Il gruppo "Per la Nostra Città con Giulio Guerri", attraverso il capogruppo Massimo Baldino Caratozzolo, ripresenta la proposta di variante al Puc, già depositata il 7 aprile dello scorso anno dal suo collega Guerri, al fine di preservare la città e la sua rete commerciale da nuovi insediamenti della grande distribuzione. Si tratta tecnicamente di una proposta di delibera d'iniziativa consiliare, che prende le mosse dal Progetto Urbanistico Operativo, presentato nel recente passato all'amministrazione comunale e approvato dalla giunta Federici, in riferimento al subdistretto di trasformazione compreso fra viale Carducci, via Maralunga e via della Pianta, già sede dello stabilimento SIO.
Nella delibera del gruppo Per la Nostra Città, si rileva che tale PUO prevede l'insediamento di fabbricati commerciali, artigianali e terziari, in linea con quanto contemplato dal vigente Piano Urbanistico Comunale. Riprendendo le testuali parole del precedente atto firmato da Guerri, il consigliere Caratozzolo fa presente che "la cittadinanza ha fatto emergere, anche attraverso le rappresentanze di categoria del commercio e i sindacati, l'esigenza di fermare il processo di insediamento di nuovi centri commerciali e nuove attività di grande distribuzione nel territorio comunale, vista la situazione di profonda difficoltà in cui versa la rete commerciale esistente". Inoltre - prosegue la delibera- "il progetto di PUO in area ex SIO risulta in contraddizione con gli indirizzi di pianificazione formulati nel documento di verifica al Puc adottato dal Consiglio Comunale (...) e "si rende necessaria una variante urgente al Puc per fare in modo che i contenuti dannosi per l'interesse generale della comunità riconducibili a tale progetto non si realizzino".
Caratozzolo propone pertanto al Consiglio Comunale di deliberare l'adozione di una variante al Puc che elimini la previsione di attività commerciali riconducibili alla grande distribuzione nell'area ex SIO sostituendo la destinazione a misto residenziale/terziario/produttivo. Viene parimenti proposta la stessa variante relativamente alle aree definite dal Puc come distretti di trasformazione e comunque potenzialmente interessati da previsioni di insediamenti commerciali della grande distribuzione.