Leggo con costernazione l'articolo uscito a firma del consigliere Cenerini e mi domando come possa un esponente della politica locale di lungo corso come lui non conoscere i fondamentali delle istituzioni presso cui presta servizio alla cittadinanza.
Non entro nel merito dei motivi per cui si stia convocando la commissione di Controllo e Garanzia. So che riguardano la vendita dell'asilo nido di Via Firenze e del Parco del Colombaio di Pegazzano ma il motivo della convocazione è secondario.
La gravità delle parole del consigliere Cenerini prescinde da qualunque ordine del giorno sia stato deciso.
Egli sostiene infatti che non rientri nei compiti della commissione di Controllo e garanzia tutto ciò che sia stato già dibattuto dal consiglio comunale o da altre commissioni.
Non scherziamo per favore.
Invito il consigliere alla rilettura dell'art. 44 del T.U.E.L e del art. 42 del regolamento comunale della città della Spezia.
Scoprirà così che quella commissione costituisce una forma di garanzia e di partecipazione delle minoranze che esercitano attraverso di essa una vigilanza sull'attività dell'amministrazione. Le sue funzioni non sono quindi solo conoscitive ma anche ispettive e vengono esercitate a seguito di decisioni e scelte prese da chi governa, non a priori.
E' quindi normale che si riunisca una commissione di controllo a seguito di una delibera. Questo controllo è previsto per la salvaguardia di un principio chiamato democrazia e la democrazia non è mai uno spreco di denaro pubblico.
Fabio Vistori - Presidente di Effetto Spezia