Si è svolta questa mattina, nella sala dell'Urban Centre, la presentazione dei candidati uninominali M5S nei Collegi del Levante Ligure, Fulvia Sterdo per il Collegio Senato 3 e Lucia Sommovigo per il Collegio Camera 6. Presenti anche Simone Valente, Terenzio Dazzini e Marina Silvestri.
Ognuno di loro, prendendo la parola, ha sottolineato le parole chiave che hanno scelto per questo percorso: "capacità, professionalità e coerenza".
Tanti sono stati i temi trattati e che sicuramente verranno riproposti durante questa campagna elettorale, fino al 4 marzo, giorno delle elezioni: dalle politiche ambientali, alla riforma della giustizia, passando per le grandi opere. Presentandosi al pubblico, oggi all'Urban Centre, quasi tutti hanno scelto di parlare di questioni locali.
"Siamo tutto incensurati e preparati- hanno spiegato- a differenza dei nostri avversari siamo stati selezionati da nessun segretario di partito, ma siamo stati scelti dalla nostra piattaforma Rousseau. Viste le politiche delle amministrazioni che hanno ridotto il nostro territorio con un alto tasso di inquinamento, noi puntiamo su green e blue economy. Per questo vorremmo un tavolo permanente con Enel per rendicontare i danni subiti dalle persone a causa di anni e anni di emissioni di polveri nell'aria e per discutere sul futuro dell'area. Noi siamo molto titubanti sulla proposta di un centro di ricerche in quell'area perchè al progetto partecipano anche nazioni straniere.
Siamo completamente contrari al gioco d'azzardo che toglie grosse somme dal mercato reale, ma soprattutto perchè le concessioni vengono date a società di dubbie origini che a loro volta finanziano i partiti tradizionali per ottenere ulteriori favori quando poi arrivano a Roma. Riteniamo la tassazione dei cittadini e delle aziende il motivo principale della crisi italiana: dobbiamo liberare risorse affinché le aziende possano ricominciare ad assumere.
Per quanto riguarda la giustizia, non è possible avere dei tempi così lunghi: c'è bisogno di una riforma dell'intero sistema di giustizia in Italia perchè allontana importanti investitori che per recuperare il credito devono tirare fuori altri soldi.
Crediamo che vadano cambiate le regole degli appalti delle grande opere: basta con il massimo ribasso, perchè così facendo durante i lavori, in corso d'opera, nascono modifiche al progetto che fanno lievitare i costi ulteriormente.
Arrivati a Roma rinunceremo ai privilegi che spettano alla classe politica: siamo gli unici meritevoli di essere votati e andare al governo".