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Spezia Bene Comune contro l'alienazione di beni pubblici In evidenza

"La città, al contrario, ha bisogno che vengano istituiti nuovi punti di aggregazione sociale".

In questi giorni si stanno svolgendo nelle sale del palazzo comunale le commissioni sul bilancio e, da subito, sono emersi alcuni rilevanti punti di discussione.

 

Primo su tutti, il procedimento di alienazione di una serie di beni pubblici comunali trai quali ex complessi scolastici ed aree verdi.
Si parla, nello specifico, dell'area verde del Colombaio con tutte le strutture e gli edifici annessi, dell'ex scuola del Termo, dell'ex scuola di Fabiano e di Campiglia, dell'ex immobile della scuola del Limone e del tanto dibattuto complesso scolastico di Via Firenze.

Spezia Bene Comune, insieme alle forze di opposizione, si è fermamente opposta a questa manovra, frutto di una decisione che ha escluso l'ascolto dei cittadini e, in particolar modo, degli abitanti dei quartieri interessati.

In particolar modo, si contesta fortemente la vendita dell'area verde del Colombaio, vero e proprio polmone verde della città che ospita al suo interno una pista ciclo-pedonale, aree gioco per bambini, campi sportivi, area di sgambatura per cani e molto altro.
Il parco rappresenta per molti spezzini un luogo di aggregazione sociale dove poter trascorrere tempo libero e praticare sport all'area aperta a pochi passi dal centro città.
Non è difficile ricordare le grandi promesse elettorali in difesa delle aree verdi dedicate ai cani, in realtà il provvedimento priverebbe la città del parco più grande a loro dedicato.
Negli anni numerosi interventi sono stati apportati in quest'area, ed ora, a seguito di una possibile cessione andrebbero completamente vanificati.

Non meno forte è la nostra opposizione alla vendita di ex complessi scolastici, anch'essi oggetto di opere di ristrutturazione ad opera delle casse comunali.

Spezia Bene Comune difende fermamente l'ascolto e la partecipazione attiva della cittadinanza per tutti i provvedimenti comunali, nello specifico riguardo a decisioni che incidono fortemente su determinate aree della città e sui cittadini che le abitano.

La nostra città, già privata consistentemente di molte aree, non può sostenere una vendita spudorata di beni pubblici ma, al contrario, ha bisogno che vengano istituiti nuovi punti nevralgici di aggregazione sociale in linea con gli interventi, tanto proclamati, di riqualificazione dei quartieri periferici.

Spezia Bene Comune

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Redazione Gazzetta della Spezia

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