Alcune puntualizzazioni su tariffe, debito e lavoratori.
Così come era inesatto parlare a suo tempo del debito di Acam che si riversava sulle tariffe, è altrettanto inesatto affermare, c
ome fa il Comitato spezzino Acquabenecomune in un recente comunicato, che le rate del debito, necessario per acquisire ACAM o altre società, acceso da IREN con gli Istituti Bancari si riverserà sulla tariffa idrica.
Infatti, come già più volte affermato da ACAM Acque, anche a seguito di notizie forvianti apparse sulla stampa, si ritiene utile sottolineare che “gli oneri finanziari riconosciuti in tariffa non sono determinati sul reale indebitamento del gestore, ma sono determinati in modo parametrico ed uniforme a livello nazionale sulla base del valore delle infrastrutture del servizio idrico in uso al gestore. Non risulta quindi veritiera l’affermazione spesso ricorrente che gli incrementi tariffari sono indotti dall’elevato indebitamento della società”.
Relativamente agli investimenti è opportuno precisare che l’attuale Piano degli investimenti approvato nell’estate del 2016 dall’ATO Idrico e dal Consiglio Provinciale prevede un montante, dal 2017 al 2033, pari a 155,6 milioni di Euro, l’offerta di IREN prevede un montante, nello stesso periodo, pari a 183,3 milioni di Euro, quindi vi saranno più investimenti per sostituire tubazioni e ridurre le perdite, per dare risposte in campo ambientale attraverso una più ampia copertura e contemporaneo miglioramento del servizio fognario/ depurativo, si procederà ad un rinnovo del parco contatori di utenza per garantire standard di qualità elevata.
A proposito di riduzione della tariffa, è opportuno rilevare che la tariffa da applicare agli utenti è proposta dall’ATO/EGA sulla base di dati di bilancio certificati dal Gestore ed è approvata dall’Autorità indipendente per l’Energia Elettrica e il Gas e il Servizio Idrico ( AEEGSI ); l’offerta IREN prevede una riduzione del parametro WACC dello 0,5 %, parametro che concorre a determinare la tariffa, sull’intero periodo della concessione, questa riduzione comporta un risparmio totale per tutti i cittadini nell’arco della concessione pari a circa 20 milioni di Euro.
L’interesse dei Soci di aderire al Patto Parasociale di IREN, in scadenza con l’approvazione del Bilancio 2017 (Maggio 2019) e alla sua eventuale riproposizione deriva da una stabilità in IREN dell’azionariato Soci Acam che ha permesso di avere condizioni vantaggiose sia nel concambio Valore ACAM e Valore IREN che sulle garanzie di una Governance che permette alle due Società operative Acam Acque e Acam Ambiente di mantenere un forte presidio e collegamento con il territorio spezzino, con le sue amministrazioni locali e con i cittadini.
Infine sul debito, premettendo che è una scelta autonoma di Iren quella di estinguere l’attuale debito esistente, tale scelta non può che essere apprezzata anche solo per il fatto che permette al Gruppo Acam di uscire dal Piano di Ristrutturazione 182 bis. della Legge Fallimentare con l’anticipo di un anno dalla sua scadenza e di 15 anni rispetto al pagamento del debito residuo da parte di Acam Acque.
Crediamo che i lavoratori del Gruppo Acam capiscano bene il significato positivo di questa scelta ad iniziare dal superamento degli esuberi occupazionali e dei demansionamenti professionali.
La Direzione Acam SpA