Si sta decretando, e neanche troppo lentamente, la fine dei servizi sanitari pubblici, con scelte volte a smantellare quotidianamente un sistema che, se pur certamente con alcuni limiti, finora ha consentito di erogare servizi importanti per i cittadini. Il nosocomio sarzanese viene declassato in una funzione essenziale come quella della chirurgia che viene privata della possibilità di un primario direttamente a Sarzana privando l'ospedale del suo cuore. Ma è soltanto l'ultimo increscioso atto di una politica scellerata che non ha a cuore la qualità del servizio pubblico.
Al posto del day hospital oncologico, pronto e finanziato coi soldi dei liguri, si prevedono uffici per la dirigenza Asl; il lavoro del distretto sociosanitario che si esplicita nei servizi della Casa della Salute viene depotenziato privando i cittadini di un punto di riferimento importantissimo, il consultorio è privo di personale, il dipartimento delle cure primarie viene smantellato (e il nostro ordine del giorno per il suo mantenimento, ovviamente, bocciato). Per non parlare delle liste di attesa interminabili, dei disservizi quotidiani, degli episodi incresciosi che sono balzati agli onori della cronaca, della mancanza di personale, dei tagli agli appalti che incidono sui lavoratori, dell'assenza totale di programmazione.
Ma con quale coraggio questa giunta continua a dire che va tutto bene? Ma dove vivono? Con che faccia, dopo il colpo inferto ai servizi sanitari provinciali e sarzanesi pensano di potersi candidare al governo di questa città presentandosi come il nuovo? Non c'è un'idea, non c'è un progetto, non esiste un filo conduttore che non sia quello di affossare i servizi di questa provincia Ma pensano davvero di andare avanti governando per rappresaglia? Li abbiamo costretti a 3 sedute fiume di discussione e sono emerse tutte le loro contraddizioni, la loro impreparazione e l'assoluta mancanza di conoscenza di ciò che accade sui territori. Continueremo ad opporci puntualmente, sollecitando la comunità ad unirsi a noi contro questa vergognosa politica sanitaria che priva tutti di servizi essenziali e che condanna i cittadini a rivolgersi al privato. La sanità pubblica è un bene da difendere e da valorizzare e noi staremo sempre da questa parte.
Juri Michelucci
Consigliere regionale Partito Democratico