Il Consigliere di minoranza ribadisce quelle che ritiene mancanze e contraddizioni del bando e afferma che il lavoro della minoranza è stato disconosciuto.
Leggo
la risposta data dal consigliere Muro a seguito delle
perplessità espresse dai capigruppo di opposizione in merito al Bando per l’assegnazione di un contributo pluriennale al canone di locazione volto a promuovere e sostenere la residenzialità. Debbo dire che le affermazioni di Muro oltre a non essere convincenti confermano ancora di più le nostre critiche.
In particolare nella risposta vi sono palesi inesattezze rispetto a quanto riportato nel bando. Non è vero che il bando è rivolto unicamente ai nuclei familiari non residenti in quanto al punto B.2 di detto Bando si dice testualmente:
“Il richiedente SIA RESIDENTE nel Comune di Lerici e sia componente di una coppia di futura formazione di età inferiore o uguale a 35 anni. La coppia si impegna a unirsi in nuovo nucleo familiare entro e non oltre 12 mesi dalla data di presentazione della domanda“. Muro dovrebbe meglio spiegare il significato reale di questo passaggio.
Altrettanto singolare è l’affermazione:
“CHE GIA’ RIESCONO A PAGARE UN CANONE DI LOCAZIONE MA CHE DESIDERANO TRASFERIRSI NEL COMUNE DI LERICI“, quindi noi cittadini (visto che stiamo parlando di soldi pubblici) diamo 200 € al mese per cinque anni a chi può già permettersi di pagare un affitto. Mi sembra veramente una bella “pensata“ per incrementare la residenzialità.
Che poi ci sia una sostanziale differenza tra politiche sociali e familiari è tutto da disquisire. Sociale e famiglia sono un tutt’uno sia per le nuove famiglie e sia per le famiglie in genere soprattutto di anziani.
E Muro non ci venga a raccontare la favola con l’equazione che chi non possiede un immobile non ha un reddito adeguato.
Come non si capiscono le effettive ragioni per considerare nel Bando per chi vuole risiedere a Lerici il legame di parentela entro il terzo grado con un residente nel Comune di Lerici o l’appartenenza ad una associazione con sede legale a Lerici.
Diciamo che in un tema così delicato non si sono voluti considerare convintamente alcuni parametri di fondamentale importanza sul fattore residenzialità come possibilità economiche e lavoro.
Nessuno nega il tema del calo demografico che non colpisce solo Lerici, ma l’intera regione se non l’intero Paese Italia e per questo deve essere affrontato con il massimo impegno a tutti i livelli (Ente locale, Regione, Stato). Fenomeno dovuto a diversi fattori (bassa natalità, mercato della casa, mercato del lavoro, servizi, fiscalità, ecc ).
Proprio per questo pensando di poter portare, come opposizioni, un contributo costruttivo alla elaborazione del progetto Residenzialità (successivamente il nostro lavoro è stato disconosciuto nei fatti da parte della Amministrazione, non siamo minimamente stati coinvolti nella definizione del bando, condizione per noi imprescindibile visto che il tema coinvolge un'intera comunità rappresentata in gran parte anche dalle opposizioni) avevamo proposto in primis la valutazione di uno studio socio-economico che potesse permettere di focalizzare puntualmente le problematiche nell’ambito del contesto in cui viviamo. Anche attraverso una campagna di pubblicizzazione andando a proporre modelli di eccellenza nell’ambito della scuola, di rilancio e riqualificazione degli spazi per bambini, dell’offerta sportiva e culturale, dei servizi in genere.
Emanuele FrescoConsigliere comunale "Passione e Competenza"