Il consiglio comunale ieri è stato chiamato a votare la bozza di accordo per la valorizzazione del Castello di Lerici: la deliberazione è passata con 11 voti favorevoli e la minoranza astenuta.
A presentare la delibera l’Assessore Sammartano, che ha dato lettura della bozza dell’accordo presentato al Ministero, con il quale il Comune di Lerici si impegna alla valorizzazione del bene, per poterne diventare proprietario.
“È ragionevole ritenere – ha spiegato l’assessore- che intorno a marzo o aprile del 2018 il castello possa entrare nella proprietà del comune a tutti gli effetti”, l’amministrazione però deve impegnarsi a presentare un progetto pluriennale che permetta la piena valorizzazione del bene, ultimo passaggio sostanziale: "Quello di questa sera è un atto conclusivo della procedura istruttoria, dopo questo mancano solo i tempi della formalizzazione, che ci impegneranno per alcuni mesi" .
Non sono del tutto d’accordo i consiglieri di minoranza: “Bene che il Castello di Lerici diventi di proprietà del Comune- ha commentato il capogruppo Emanuele Fresco- ma non è chiaro come il Comune intenda davvero valorizzare questo luogo. Sull’acquisizione non abbiamo molto da dire: già nel 2011 sono stati compiuti importanti passi per la riqualificazione del Castello. Purtroppo sappiamo tutti come è sfumata l’idea di acquisire il Castello di San Terenzo, ma speriamo che l’amministrazione non si arrenda o che comunque trovi accordi con il Polo Museale regionale della Liguria. È stabilito che la gestione del castello sarà fatta da STL, ma come avverrà il passaggio? Inoltre riteniamo che non sarebbe male fare un ragionamento complessivo con altre realtà del contesto culturale, ad esempio Casa Doria”.
Dello stesso avviso anche Ornati: “Non è per niente chiaro cosa intende fare l’amministrazione perché nel progetto non c’è scritto nulla, ma si parla solo di progetti per il miglioramento strutturale, quindi è difficile anche farsi un’idea sulle cifre indicate”.
Sul progetto di valorizzazione la valutazione della minoranza è che, al di là degli impegni di miglioramento delle attrezzature, come acquisto armadi ed espositori, non è chiaro il modello che andremo a vedere: “Manterremo l’assetto attuale? Si parla di ‘contesto museale’, ma cosa intende il sindaco con ‘museale’?”, domanda Fresco. In sostanza, commenta la minoranza, vengono elencati tutti i progetti per migliorare il contenitore, ma non viene fatto cenno al contenuto.
Risponde in prima battuta il sindaco: “Faccio notare innanzitutto che anche il Castello stesso è un monumento visitabile e che solo per quello i turisti pagherebbero un biglietto. Noi ci impegniamo a costruire un Museo che parli del Castello e della nostra storia, usufruendo di supporti tecnologici all’avanguardia. Mi dispiace non aver ‘portato a casa’ anche il Castello di San Terenzo, ma non lasceremo intentato nulla, anche se ad oggi il rapporto con il Polo è ottimo e non c’è nessuna intenzione da parte del Ministero di cedere il bene. Il percorso di valorizzazione non ha ancora un contenuto effettivo, perchè di questo si parlerà nei prossimi mesi grazie al contributo anche dei cittadini, con una Commissione Cultura che si occuperà di implementare le strutture di cui si parla nella bozza”.
Non resta che aspettare, nel frattempo, grazie all'approvazione della bozza, il percorso per l'acquisizione del bene va avanti.