Il Cordinamento Territoriale di Sinistra Italiana La Spezia aderisce convintamente allo sciopero nazionale dei dipendenti della Provincia indetto da CGIL, CISL e UIL per venerdì 6 ottobre e sarà presente al presidio previsto alle ore 10.00 sotto il Palazzo del Governo della Spezia.
E' giunta l'ora che il Governo chiarisca una volta per tutte cosa intende fare degli Enti Provinciali e quale sarà il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici che vivono da anni in un clima di incertezza ormai non più sostenibile.
Dal 2014 a oggi, infatti, per effetto della Legge Delrio, la Provincia della Spezia è passata da oltre 300 dipendenti (+ circa 50 precari) a 112 e nonostante questi pesanti tagli il 2017 sarà probabilmente il 4° anno di seguito in cui l'Ente non chiuderà il bilancio a causa del progressivo taglio di risorse.
La Provincia però grazie alla vittoria del NO al Referendum del 4 dicembre continua ad essere un ente costituzionalmente previsto con competenze importati e fondamentali in materia di ambiente, viabilità, trasporti e edilizia scolastica ma con la disponibilità finanziaria malapena sufficiente a garantire gli stipendi che saranno a rischio dal prossimo anno.
E' una vergogna inaccettabile che il Governo dopo aver degradato le Province ad enti di secondo livello privandole di una piena rappresentanza democratica e spogliandole di fatto delle risorse necessarie, non abbia ancora indicato una possibile soluzione e continui invece a far mancare gli stanziamenti per servizi essenziali come il riscaldamento nelle scuole e la manutenzione delle strade.
E' altrettanto grave che il tema sia totalmente estraneo al dibattito politico e alla dialettica pubblica dei Partiti di Governo, come il Pd, e di opposizione, come il Movimento 5 Stelle e la Lega; solo noi abbiamo portato il tema in Parlamento tramite l'On. Luca Pastorino (Sinistra Italiana/Possibile)
La nostra posizione è chiara: i territori hanno bisogno di risorse per garantire i servizi ai cittadini, i dipendenti della Provincia non sono fantasmi, la Costituzione e il voto popolare vanno rispettati.
Giacomo Pregazzi - Segretario Provinciale Sinistra Italiana