Il comitato, per voce di Carlo Ruocco e Robera Mosti, ha invece illustrato come il piano non fornisca strumenti al comune per minimizzare l'impatto delle antenne sulla salute della popolazione, venendo meno al principio di precauzione. Sentenze del Consiglio sanciscono che le Amministrazioni, nel valutare una richiesta di nuova installazione da parte di un gestore, sono tenute non a potenziare le possibilità di traffico telefonico (interesse privato), ma solo ad assicurare alla cittadinanza la copertura dei servizi di telefonia mobile (interesse pubblico). Ulteriore giurisprudenza dei TAR regionali, citata nelle osservazioni, riconosce ai comuni la possibilità di imporre siti di localizzazione alternativi a fronte di accurati studi di piano in grado di garantire ai gestori la stessa copertura di segnale.
Elenchiamo brevemente alcune carenze gravi del regolamento di piano:
- non esiste lo studio di copertura del segnale utile alla concertazione delle localizzazioni
- non esistono simulazioni sugli impatti cumulativi di vecchie e nuove antenne
- non c'è imposizione ai gestori sull'uso delle migliori tecnologie per i nuovi impianti
- non sono definiti diversi e prioritari criteri di localizzazione per i nuovi impianti
- non ci sono proposte di delocalizzazione per gli impianti esistenti vicino ad aree sensibili e già oberate di impianti (Le Missioni, via Landinelli, Stadio)
- il comune non si impegna a fare controlli sulle emissioni e monitoraggi continuativi sul territorio
- il comune non si impegna a rendere pubblici e facilmente accessibili i dati dei monitoraggi e il catasto degli impianti
Come nostro uso non ci siamo limitati a fare osservazioni, ma abbiamo presentato anche una serie di proposte, che di fatto delineano un metodo e un approccio diversi nei confronti di un tema delicato e diffcile. Le proposte sono assolutamente attuabili, poichè mutuate da altri regolamenti di comuni più virtuosi.
La conclusione della platea è stata univoca nel ritenere che l'amministrazione ha rinunciando ad elaborare un piano tecnicamente valido, un piano inutile che lascia le cose come stanno.
Il comitato ha iniziato a raccogliere le firme per la sottoscrizione delle osservazioni e continuerà la raccolta nei prossimi giorni, fino a scadenza del termine del 6 agosto.
Comitato Sarzana, che Botta!