Il Sindaco di Luni Alessandro Silvestri ha offerto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale alla minoranza, per fare in modo che quet'ultima possa acquisire più peso nella "direzione dei lavori": una sorta di "garanzia in più" che non è stata interamente condivisa nè dalla totalità di quest'ultima, nè dalla maggioranza, e che è stata oggetto di discussione nella parte finale di questo primo Consiglio Comunale dopo le Elezioni Amministrative.

La decisione finale, presa democraticamente con la regolare votazione, è stata quella di assegnare a Giovanni Pampana della lista "Giovanni Pampana-La vostra voce" il ruolo di Presidente, e su questa delibera Andrea Fantini, consigliere della lista Ortonovo in Movimento, scende in campo con alcune precisazioni: "La mia scelta di chiedere che fosse il Sindaco a mantenere la carica è frutto di un mancato accordo nella maggioranza e della mancata unanimità nella minoranza, ma nella riunione dei capigruppo ho chiesto alla maggioranza se loro avessero previsto un piano B con un nome dei loro- e continua- la posizione della Fini (Centrodestra per Luni) e della Frediani (M5S) era che non ci fosse un Presidente del Consiglio e che Silvestri mantenesse la carica. Io sarei stato disposto a votare Pampana se ci fosse stata l'unanimità, ma visto che non c'era ho chiesto alla maggioranza se avessero un nome dei loro, perchè ritenevo che il Presidente fosse una persona diversa dal Sindaco, magari a titolo non oneroso, ma non avevano altri nomi e non erano compatti neppure sulla scelta di darlo alla minoranza. A quel punto- conclude Fantini- ho deciso di lasciare che fosse la maggioranza a prendersi l'onere di una scelta che è comunque anomala, anche in considerazione del precedente passato politico di Pampana". Egli ribadisce che non era contrario nè a Pampana, nè che il ruolo andasse all'opposizione, ma si lancia su quest'ultima considerazione: "Su scelte di una certa importanza la maggioranza non è compatta".