Dopo aver verificato che non esistono casi di ineleggibilità per ogni singolo membro, il primo punto dell'Ordine del Giorno passa veloce ed indolore: all'uninanimità e senza astenuti, il Consiglio Comunale viene approvato, e riesce a strappare un applauso a tutti i presenti in sala. Successivamente sarà il Sindaco Alessandro Silvestri a catturare l'attenzione del pubblico, il quale, con un nodo alla gola, giura "sulla Costituzione Italiana di essere fedele alla Repubblica a suo capo, di osservare realmente le leggi dello Stato e di adempiere alle funzioni affidate con coscienza e diligenza e con l'unico obiettivo di perseguire il pubblico interesse", scusandosi alla fine per alcune pause dovute all'emozione che gli hanno impedito di essere perfettamente fluido nel giuramento, e continua ringraziando tutti coloro che si sono candidati, dunque disponibili ad impegnarsi politicamente per il territorio, dichiarandosi aperto al dialogo, disponibile a chiarire e discutere le idee di tutti, esortando alla partecipazione costruttiva sia della maggioranza che della minoranza.
Dopodichè Silvestri sfodera la rosa Assessori: Barbara Moretti è il nuovo Vice sindaco e Assessore al Bilancio, Personale, Affari Generali e Attività produttive, a Carola Baruzzo è stato assegnato l'incarico di Assessore ai Servizi sociali, pubblica istruzione, sport e scuola, Federico Sebastiani si occuperà di Agricoltura, Turismo, Protezione civile e Lavori Pubblici, infine a Mariangela Manuguerra spetteranno Politiche ambientali e sviluppo sostenibile del territorio, inclusione, Memoria.
Un lungo discorso del Sindaco ha occupato buona parte del Consiglio Comunale: egli ha ribadito alcuni punti del programma , ma focalizzandosi principalmente sulle piccole novità di questi ultimi giorni, dalle quali si può intuire quali sono le priorità per Luni : decoro urbano, viabilità e illuminazione pubblica sono le prime cose da migliorare per il Comune, il quale necessita di molta manutenzione, già iniziata recentemente con la riparazione di pali della luce e alcuni tagli d'erba nelle zone di Isola e dintorni.
Il finale invece un po' più problematico: giunti al momento in cui si sarebbe dovuto decidere il Presidente del Consiglio Comunale, quindi quella persona che ha autonomi poteri di "direzione dei lavori"e delle attività del Consiglio, nonchè la convocazione del medesimo, Giovanni Pampana prende la parola dalla minoranza opponendosi alla decisione che questo debba far parte della maggioranza, e autocandidandosi propone che si vada a votazione. Il Risultato? Stravince sorpassando il quorum minimo di 2/3 dei votanti, quindi ottiene più di 8 voti, diventando ufficialmente il Presidente del Consiglio Comunale di Luni, la prima volta nella storia del piccolo Comune che tale ruolo viene assegnato ad un consigliere di minoranza.