Dal 1° di luglio con il pensionamento del Responsabile della struttura della terapia del dolore e delle cure palliative presso l'Ospedale S. Bartolomeo di Sarzana, il reparto rimarrà con una sola unità medica e quindi di fatto nell'impossibilità di restare aperto.
Come è già stato denunciato sulla stampa dal Consigliere Regionale Francesco Battistini ( Rete a Sinistra - Liberamente Liguria) questa decisione è stata formulata, e potremmo dire camuffata, all'interno della delibera dirigenziale 483 del 29 maggio 2017 riguardante l'istituzione di 24 nuovi posti letto.
La soppressione della struttura che fino ad oggi si è occupata di un servizio fondamentale come quello delle cure palliative e della terapia del dolore, senza definizione di alcuna alternativa è un fatto gravissimo ed una ulteriore dimostrazione della totale mancanza di programmazione a medio-lungo termine da parte della Azienda Sanitaria e della Giunta Regionale; una mancanza pagata prima di tutto dai malati.
La struttura semplice dipartimentale che si è occupata fino ad oggi di terapie antalgiche sia a livello ospedaliero che in ambito territoriale costituisce un importante presidio di “civiltà” per i tanti pazienti affetti da dolore oncologico e non, e la sua soppressione aggraverebbe l'impoverimento dell'offerta sociosanitaria sul nostro territorio provinciale.
Sebbene infatti nel 2015 sempre a Sarzana sia nato l'Hospice, questo reparto è destinato solo ai malati terminali mentre la cultura della terapia del dolore riguarda un bacino di utenza ben più ampio e non solo di natura oncologica.
Sinistra Italiana si schiera dalla parte dei malati che non possono essere le vittime di una miopia politica disarmante, dalla parte di coloro che chiedono che sia rispettato il diritto alla salute e il diritto a non soffrire.
I Consiglieri Regionali Gianni Pastorino e Francesco Battistini hanno già depositato una specifica interrogazione in Consiglio Regionale ma è nostra intenzione organizzare al più presto un confronto pubblico sul tema e contestualmente lanciare una raccolta firme per opporci a questa scellerata decisione.
Giacomo Pregazzi – Segretario Provinciale Sinistra Italiana La Spezia