«È folle mettere un così gran numero di extracomunitari in un paesino di appena 90 residenti, di cui soltanto trenta si trovano in località Piani, dove sono alloggiati i ventiquattro immigrati – dichiara il consigliere regionale della Lega Nord Stefania Puciarelli – e altrettanto folle è pensare che una tale decisione non crei malcontento, paura e rabbia tra la popolazione, soprattutto se composta per la maggior parte da anziani. Mi impegnerò per risolvere questo problema, andando a parlarne direttamente con il Prefetto, e vigilerò affinché non vengano mandati altri finti profughi in un territorio così fragile come questo. Non dimentichiamo che i danni della grande alluvione di sei anni fa si fanno ancora sentire su tutta la Val di Vara. E l’ultima cosa di cui c’è bisogno, dopo l’alluvione, è un’invasione di extracomunitari che arrichisce solamente le tasche dei soliti noti. A questo proposito mi stupisco che l’associazione Amici di Elsa sia venuta meno alla vocazione per la quale nacque, cioè il sostegno alla disabilità infatile, e si dedichi oggi al business dell’immigrazione».
«Tengo sempre a precisare che non siamo né razzisti né xenofobi – afferma Filippo Ivani, responsabile della Lega Nord Val di Vara – piuttosto siamo persone di buon senso, che considerano quanto sta avvenendo a Cassana un’ingiustizia bella e buona. Sulla struttura che ospita i migranti insiste persino una frana, ma alla Prefettura non sembra importare: l’importante è piazzare i richiedenti asilo in Val di Vara senza alcun rispetto per i cittadini. È ora di dire basta. Penso che la nostra presenza qui sia molto significativa, ed il segnale che intendiamo lanciare è chiaro: faremo il possibile per impedire nuovi arrivi in Val di Vara, soprattutto a Borghetto, dove da alcune settimane si parla della possibile apertura di un centro di accoglienza gestito da privati. La Lega dice e dirà sempre no. I cittadini che questa sera hanno riempito la sala sono con noi».