"Ieri sera è stato approvato il preliminare di PUC che tra i compiti ha quello di riportare i cittadini al presidio ambientale in zone boschive o di coltivazione. Riteniamo che, benché l’obiettivo sia valido, il sistema utilizzato non sia all’altezza di tale compito, in quanto si è banalmente estesa una disciplina già contenuta nel vecchio PUC (ora si può dire) che aveva prodotto gli effetti di abbandono delle postazioni di presidio periferico alla città in favore di quest’ultima, dotata di tutti i servizi. Le politiche europee, contrariamente, rilanciano sul tema del presidio ambientale delle campagne da parte del cittadino, indicando come unica strada il potenziamento dei servizi pubblici, infrastrutture e reti laddove mancano. In sostanza noi come MoVimento 5 Stelle non riusciamo ad immaginare di scaricare al privato la salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico pretendendo che il cittadino vada a vivere in zone prive di servizi ed infrastrutture.
Altro punto fondamentale è la previsione dell’edilizia sociale all’interno del PUC, la cui esigenza è assimilabile a circa 1600 alloggi, ma si intende dare risposta ai cittadini in difficoltà solo in misura poco oltre il 10% (di questo fabbisogno). Bisognerebbe ricordare a chi ci amministra che la politica, più in generale, nasce per andare incontro alle esigenze delle persone e almeno, in questo senso, si sarebbe potuto dare maggior considerazione a tale esigenza di bisogno abitativo sociale.
In ultimo teniamo a sottolineare che sono state completamente sbagliate le tempistiche per l’approvazione del PUC e non ci riferiamo solo al fatto che le più importanti decisioni sono state calate poco prima delle elezioni amministrative spezzine, bensì anche, non si capisce come mai una amministrazione durata ormai 10 anni non abbia provveduto ad attuare il proprio programma e previsioni del territorio in fase di insediamento".