"Mantenuto l’impegno con i cittadini, era un vincolo di mandato con cui la coalizione di centro-sinistra vinse l’elezioni del 2012, non rispettarlo sarebbe stato gravissimo.
Testimonianza di credibilità e affidabilità politica su un tema non certo facile, perché durante questi 5 anni sono cambiate molte cose, ma che non ha impedito alla maggioranza di approvare la delibera, Rifondazione Comunista compresa, segno che su certi valori il centro sinistra parla una lingua sola.
La città ne esce completamente ridisegnata, stop ai contenitori residenziali e alle grandi realtà distributive, più respiro ai micro distretti, dove unitamente agli insediamenti urbanistici, dovranno essere presenti servizi, piccole realtà commerciali e spazi per l’aggregazione sociale.
Un piano urbanistico che per la prima volta non parla di numeri e indici ma prova ad alzare la qualità della vita dei cittadini, inserendo anche il tema della coesione sociale e dell'integrazione, di una urbanistica fatta per le relazioni umane. E’ il rammendo delle periferie di cui parla Renzo Piano, è la città intelligente di Europa 2020.
Finisce l’era dell’espansione urbanistica e comincia quella della conservazione, del riuso dell’esistente, la città si dovrà rigenerare dentro i propri confini, senza “mangiare” altra campagna.
E’ un piano che contiene uno sguardo multidisciplinare, mette insieme la fragilità del territorio con la bellezza paesaggistica, la mobilità marittima, con la sostenibilità energetica, l’abitare con il vivere sociale e contiene anche un forte rilancio del comparto edile e del suo indotto, ma tutto indirizzato all’innovazione, ponendo, e' vero, un freno al consumo di suolo a favore della manutenzione, della riqualificazione dell’esistente, del completamento di quelle aree senza identità.
Non cogliere queste opportunità avrebbe lasciato un vuoto pericoloso sul territorio.
Incomprensibile e gravissimo che 5 Stelle e centro-destra non abbiano approvato questo piano, certamente sarebbe stato necessario andare oltre il colore politico, potevano farlo in nome della città, come atto d’amore verso il territorio e di rispetto per i cittadini. Da mesi 5 Stelle e centro-destra hanno sbandierato la difesa del piccolo commercio sui grandi centri commerciali, ma alla prova dei fatti, sullo strumento che certifica quest’indirizzo, che tutela davvero il commercio di prossimità, il loro voto è mancante. Non c'è dubbio che Del Turco e Peracchini, i candidati rispettivamente di 5 Stelle e centro-destra, useranno tutte le giustificazioni possibili, ma rimane un’occasione persa, tante parole ma nessun fatto concreto, difficile trovare scuse credibili.
Tuttavia, toccava al centro sinistra, e così è stato, ci siamo presi la responsabilità davanti ai cittadini di andare fino in fondo, con coraggio e coerenza. Adesso importantissimo è aprire uno spazio, quello consentito per legge, per dare vita al dibattito sulle osservazioni, la città si deve esprimere".