"L'Intesa tra Governo e Regioni del 23 febbraio scorso - spiegano Mirko Talamone, Lara Ghiglione e Nadia Maggiani - in attuazione della legge di bilancio riduce di 485 milioni i trasferimenti complessivi alle Regioni. Almeno la metà dei tagli decisi colpisce le persone disabili, gli anziani non autosufficienti, i bambini poveri, ma anche le risorse per l'edilizia scolastica e sanitaria sono toccate con pesanti ripercussioni anche nella nostra provincia fortemente provata dalla lunga crisi sociale ed economica".
Per i dirigenti sindacali "queste politiche sono sbagliate e inopportune, e non solo feriscono le persone più vulnerabili, negando diritti e inclusione sociale, ma paralizzano il nostro Paese. È puro autolesionismo tagliare la spesa per le politiche sociali e sanitarie anziché utilizzarla come un formidabile investimento per creare sviluppo, innovazione e buona occupazione".
"Per questo, come annunciato nei giorni scorsi - ricordano in conclusione i sindacalisti - assieme alla categorie e alle Federazioni dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil abbiamo deciso di dare il via ad una campagna di mobilitazione anche sul nostro territorio per il rilancio del welfare sociale e sanitario a garanzia dei diritti delle persone e a sostegno di un nuovo sviluppo per il nostro Paese".