Come socialisti abbiamo affrontato la questione Acam negli ultimi dieci anni sempre con l'obiettivo di salvaguardare l'occupazione e salvare l'azienda. Abbiamo condiviso scelte talvolta difficili, sofferte e impopolari, a causa delle condizioni debitorie in cui versava l'azienda, ma quelle scelte e i piani di riassetto si sono poi dimostrati efficaci e hanno consentito di salvare l'azienda e tutti i suoi lavoratori.
Oggi siamo di fronte ad un piano industriale che prosegue su quella strada prevedendo l'aggregazione con un altro soggetto a controllo pubblico (è falso parlare di privatizzazione dell'acqua) che consenta ad Acam di affrontare il prossimo futuro senza l'opprimente vincolo attuale dato dalla situazione debitoria. Solo così crediamo si possa salvaguardare i posti di lavoro e tornare a parlare di investimenti sulla rete idrica nonchè di contenimento delle tariffe, essendo certi che senza questo piano industriale sarebbe impossibile.
Non è un caso che il lavoro sia il primo punto della nostra piattaforma programmatica per le prossime elezioni amministrative: difesa e incentivazione di tutto il tessuto produttivo-occupazionale, dall'industria all'economia del mare alla piccola media impresa fino al turismo, in sinergia con la riviera e la valle del Magra, fino all'offerta culturale.
Allo stesso modo poniamo attenzione particolare alla salute, al nuovo ospedale del Felettino che consentirà di fornire migliori servizi ai cittadini e per cui va portata avanti con forza la richiesta di una deroga per il DEA di secondo livello. Senza dimenticare l'assistenza territoriale e il tema delle vaccinazioni, che abbiamo sollevato per primi in consiglio comunale negli anni passati.
Altra questione fondamentale è quella delle aree, a partire da quella Enel dopo la prevista dismissione, e quelle militari per cui va prevista una riconversione per settori ad alta tecnologia, della ricerca, della Green economy, della logistica e della nautica.
A questo punto si collega l'altro macrotema legato alla conoscenza, quindi al consolidamento del Polo Universitario, la sua sinergia con enti di ricerca, pubblici e non, presenti sul territorio quali ENEA, INGV, CNR, DLTM, CMRE e con le realtà industriali.
La nostra città negli ultimi dieci anni ha cambiato volto ed è sotto gli occhi di tutti, con la zona pedonale e molte opere di riqualificazione nel centro città che infatti è tornato a vivere anche nelle ore serali. E' il momento di occuparsi con determinazione dell'ordinario, della manutenzione e del decoro urbano pensando anche ad efficaci metodi premiali per migliorare la raccolta differenziata. La manutenzione deve essere intesa anche nell'ottica della prevenzione e della lotta al dissesto idrogeologico delle fasce collinari.
Riteniamo infine che il tema della partecipazione vada affrontato con decisione, soprattutto dopo l'azzeramento delle circoscrizioni, cercando nuove formule partecipative, perchè il coinvolgimento e la consapevolezza della cittadinanza verso ciò che concerne la vita pubblica deve essere la cifra metodologica in grado di contraddistinguere la nuova amministrazione.
Sosteniamo da tempo che la discussione in vista delle prossime amministrative debba partire dai temi programmatici per creare una seria proposta da presentare ai cittadini. Riteniamo poco utile avvitarsi in sterili e affannose ricerche di candidati, magari catapultando persone stimate ma che hanno poca conoscenza della città e difficilmente sarebbero in grado di ben amministrarla. Noi socialisti siamo pronti a portare le nostre idee e confrontarci con tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra e guardiamo con attenzione alla nascita di soggetti che nell'ambito del campo progressista si affacciano quali validi e seri interlocutori, senza pregiudizi e tantomeno preconcetti dogmatici.