Il "motto" di questo terzo e ultimo incontro si potrebbe quindi riassumere in "Svegliati Europa!", proprio per sottolineare l'urgenza di una Europa più forte rispetto ai suoi stati membri, che con un esercito unico possa intervenire a difesa dei propri confini e presidiare le aree instabili nelle quali investe fondi di cooperazione e sviluppo, attivare una politica estera espressione di interessi europei, contenendo le singole iniziative degli stati membri.
Anche il nuovo mandato Trump come Presidente degli Stati Uniti è stato riletto in continuità con il precedente mandato Obama, durante il quale gli Stati Uniti avrebbero iniziato un veloce spostamento delle proprie relazioni e cooperazioni internazionali verso le potenze del Pacifico (principalmente la Cina) e non più verso l'Europa, e un sempre più debole riconoscimento del ruolo dell'Unione Europea nelle politiche estere anche nei paesi di confine (come la Libia). In questa fase è quindi considerato di primaria importanza.
Interessanti il richiamo da parte di Peserico in merito alla necessità di puntare su un utilizzo più efficace dei fondi europei destinati all'innovazione e alla competitività, e l'indicazione data da Benifei come sia ormai necessario che l'Europa vada intesa come occasione, non come cessione di riaffermazione di sovranità. Infine, si segnala come stimolante l'osservazione conclusiva di Castaldi: "Per riprendere una riflessione di Toynbee sulla fine delle civiltà e sull'Europa, potremmo dire che gli europei sono come i greci delle polis di fronte all'ascesa dell'impero macedone e poi romano, e i cittadini degli staterelli italiani del Rinascimento di fronte al consolidamento dei primi Stati moderni europei. Abbiamo cioè una scelta semplice di fronte: unirci o perire. Due grandi civiltà europee sono morte su questa scelta, perché i greci hanno scelto di continuare a sentirsi ateniesi e spartani, e gli italiani fiorentini, veneziani, ecc. Oggi in un mondo globalizzato possiamo scegliere se vivere come europei o morire come italiani, francesi e tedeschi"