Desideriamo ricordare al Sindaco della Spezia e all'Assessore Regionale Paita che l'iscrizione del sito di Pitelli ai SIN (avvenuta nel 2000), che comprende non solo la discarica Sistemi Ambientali ma una vasta porzione di territorio (incluso il sito di Saturnia ormai a concreto rischio riapertura) che arriva fino alla diga foranea, ha rappresentato una testimonianza oltre che un importante presidio legale. La marcia indietro del Ministero e le inqualificabili dichiarazioni del Sindaco gettano un'ombra ancora più oscura sull'inquietante agenda del Comune sul fronte ambientale (nonchè sulla tutela della salute pubblica). Al Sindaco della Spezia vogliamo ricordare il lavoro del giudice Tarditi che contro tutto e contro tutti negli anni '90 pose fine alla vergogna degli sversamenti tossici, la caparbietà del Giudice spezzino Attinà, ma anche il sacrificio dell'ufficiale della Guardia Costiera Natale De Grazia, "auto-ucciso" sulla strada per La Spezia per le sue indagini scomode sul traffico di rifiuti tossici. Noi del MoVimento 5 Stelle non vogliamo nessuna procedura snellita o accelerata, esigiamo la verità ma soprattutto completa trasparenza sulle operazioni di messa in sicurezza che sono iniziate nel più completo silenzio e all'insaputa delle comunità locali residenti intorno alla discarica Ruffino-Pitelli. Vigileremo affinchè avvoltoi interessati volino ben lontani da questi siti (e dagli interessi economici che potrebbero derivarne). Lotteremo con le unghie e con i denti in ogni sede contro qualsivoglia progetto di riapertura di Saturnia o di altre discariche. Il Sindaco farebbe bene a risparmiarsi dichiarazioni trionfalistiche concentrandosi invece, in questa uggiosa domenica di Dicembre, sulla lettura dei verbali della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta dall'Onorevole Scalia e in particolare sul capitolo relativo alla discarica di Ruffino-Pitelli. Altro che "città normale"."