"24 Associazioni hanno scritto oggi al Presidente del Consiglio e ai Ministri coinvolti nella importante negoziazione della Direttiva sui limiti di emissione nazionali (NEC) in vista dell'incontro del prossimo 1 giugno quando i Ministri Europei dell'Ambiente si incontreranno per definire i nuovi limiti. L'Italia" - scrivono le associazioni - "con due procedure di infrazione aperte per violazione dei limiti per il PM10 e il biossido di azoto (NO2) e il maggior numero di morti premature in Europa da inquinamento atmosferico deve cambiare la sua posizione che tende al ribasso degli obiettivi nazionali sostenendo invece in sede europea almeno gli obiettivi di riduzione più ambiziosi già votati dal Parlamento Europeo, ponendo limiti al 2025, evitando meccanismi di flessibilità che renderebbero la normativa difficilmente applicabile e reintroducendo il metano fra gli inquinanti regolamentati".
"Senza obiettivi ambiziosi a livello nazionale, orientati innanzitutto a ridurre nel più breve termine il gravissimo danno sanitario derivante dall'inquinamento atmosferico" - scrivono le associazioni - "le città italiane non saranno in grado di ottenere una qualità dell'aria accettabile per i loro cittadini. E' ora che l'Italia dimostri impegno, senso di responsabilità istituzionale, rispetto delle leggi e dia la precedenza alla salute dei cittadini invece che alla protezione di settori molto inquinanti".