Come coordinatori dei circoli del Golfo e dell'Alta val di Magra di SEL intendiamo entrare nel merito delle vicende di cui si è occupata la stampa locale relativamente alla gestione del nostro congresso.
Noi riteniamo che fare politica sia soprattutto cercare di capire i problemi ed i mali della società e di dare ad essi risposte che tutelino i più deboli, i lavoratori e l'ambiente. Rispetto a questa visione deve essere fatta la discussione, in modo costruttivo, all'interno di SEL e rispetto a questo all' interno di SEL ci si dovrebbe confrontare. La possibilità di questo confronto politico non è mai stata negata a nessuno in questi mesi all'interno del partito, anzi è sempre stata stimolata.
A chi oggi dissente rispetto alla gestione 'tecnica e procedurale' del congresso diciamo che questa critica è ingiusta: c'erano tutti gli spazi per una partecipazione di tutti alla discussione su idee, soluzioni e proposte. Ma forse questa critica è un alibi: si sta dentro un partito se si condivide la sua prospettiva e il suo spirito e se si contribuisce a costruire le sue proposte e le sue idee. A chi, da mesi, dissente ed è lontano da questa condivisione, pronto a entrare in altre formazioni politiche, diciamo che finalmente si fa chiarezza, ponendo termine a una lunga e dannosa opera di interdizione politica. A chi, invece, dissente ma non vuole abbandonare la comunità di SEL, diciamo: venga, dia il suo contributo e si confronti sulle cose.
Riconosciamo a Stefano Quaranta che ha cercato più volte, in questi mesi di lavoro e ancor di più in questi ultimi giorni, di definire assieme a tutti un progetto comune per la provincia di Spezia, una soluzione il più possibile partecipata, condivisa e unitaria, anche se le numerose convocazioni dei consiglieri comunali e dei coordinatori dei circoli sul territorio sono state il più delle volte disertate dagli stessi che oggi lanciano invettive contro la mancanza di partecipazione. E che comunque, nelle occasioni in cui sono stati presenti, non hanno mai mosso obiezioni alle soluzioni proposte.
Noi parteciperemo sicuramente al congresso provinciale di SEL ed al suo dibattito, e con noi speriamo molti iscritti ai circoli di cui siamo coordinatori, perché vogliamo dare un contributo per migliorare la vita della nostra collettività, e perché crediamo che SEL debba essere giudicata non rispetto allo zelo con cui applica il suo regolamento interno (che pure c'è stato), ma rispetto al valore delle sue proposte e alla sua capacità di renderle concrete. Il congresso giunge al termine di un travagliato periodo, caratterizzato comunque da buone prove elettorali e da numerose e qualificate adesioni. Abbiamo iniziato un lavoro prezioso di costruzione di un'altra cultura politica. Lo porteremo avanti e lo arricchiremo nel confronto con forze sociali e movimenti. E metteremo questo patrimonio al servizio della città e della provincia.