ovvero la decisione di non entrare a far parte con questo tipo di coalizione. Decisione che è stata considerata carta straccia e che è andata contro il rispetto dello stesso statuto partitico.
Ci sembrava infatti,e le politiche fin qui adottate da Federici lo confermano,che il partito democratico non comprendesse appieno le nostre istanze: istanze volte al rinnovamento del linguaggio politico e alla totale apertura verso tutte quelle associazioni e movimenti per noi fondamentali, a cui Sel invece ha purtroppo ha voltato le spalle. Se questa è la politica del futuro, se questo è il rapporto forte e stringente con la società civile, confluita interamente nell'opposizione, saranno Quaranta ed il consigliere Masia a doverlo spiegare agli esponenti delle associazioni che credevano in noi e che mesi fa avevano partecipato al Camec alla nostra assemblea programmatica. Quaranta e qualche furbone del circolo spezzino, composto anche da molti compagni seri e coerenti, lo hanno impedito. Noi che di certo non ci riconosciamo in quella politica invisa ormai dalla maggioranza gli italiani,francamente non ci stiamo.
Quaranta ci accusa di protagonismo? Ma quale protagonismo se con questo atto,abbiamo di fatto rinunciato ai nostri posti da coordinatori provinciali e di membri del direttivo provinciale?Allora pongo a lui una serie di domande: perché è stato raggiunto un accordo di coalizione, senza peraltro informare gli iscritti, con chi non ha dato alcuna rassicurazione sulla gestione ACAM, sugli aumenti tariffari ed i conseguenti licenziamenti? Perchè non si è occupato della discarica di Mangina e di tutti i rischi idrogeologici che la sua costruzione comporterebbe? Forse perchè alle parole di un componente del circolo spezzino ed ex coordinatore provinciale che mandava letteralmente a quel paese la Val di Vara ed i suoi abitanti, il buon commissario non pronunciava alcuna parola di dissenso.Perché ha accettato che non venisse dibattuto fino in fondo il problema spaventoso che riguarda la sanità spezzina?Perchè non ci sono state date le rassicurazioni sul tema del water front,punti risultati contradditori nei mesi seguenti come si evince facilmente dalle posizioni prese da Forcieri e mai fino in fondo contrastate?
Non ci sorprende quindi che il consigliere Masia,si occupi piuttosto di mozioni su allodole e fagiani e lasci da parte questioni di fondamentale importanza come Acam, ambiente, sanità e la piaga sociale della disoccupazione giovanile e non.
Ecco perchè da questo momento, ritenendo che di fatto Sel sia diventata la principale succursale di un partito democratico distante anni luce dalle istanze della società civile,non faremo più parte di questo partito, incapace di appurare sino in fondo la crisi socio culturale che serpeggia in italia, convinti che si debba ribadire l'importanza di riconoscersi come una forza fresca,autonoma ed innovatrice,diventando così i difensori di coloro che non si riconoscono più nell'attuale panorama politico.
Andrea Licari,coordinatore uscente Val di Vara.