La disabilità, temporanea o permanente, non dovrebbe costituire un ostacolo o essere motivo di esclusione per nessuno.
L'Italia possiede un patrimonio culturale di inestimabile valore (44 siti solo per l'Unesco), nonostante questa ricchezza il nostro Paese non è ancora in grado di percepire la stretta relazione che lega la cultura (e la sua piena fruizione) all'economia.
Finita l'epoca dello sviluppo industriale con la chimica, la siderurgia, la cantieristica come unico volano dell'economia nazionale, la cultura può rappresentare un ulteriore e diverso motore trainante per lo sviluppo del paese, inoltre il valore dell'...industria culturale"... facilmente si estenderebbe ad altri settori del sistema economico e sociale, compreso il "mondo della disabilità", creando così un circolo virtuoso, dove l'accumulazione di capitale derivata sarebbe utilizzabile per futuri investimenti e in grado di produrre nuova occupazione.
Perchè ciò avvenga occorrerebbe, all'interno di una cornice di responsabilità collettiva, un azione di sistema, in modo da tutelare e promuovere il nostro patrimonio culturale, andrebbero agevolati interventi congiunti tra pubblico e privato, con la creazione di modelli sostenibili nel tempo, che
tengano conto sia di interventi di recupero dei beni architettonici e monumentali che di una moderna gestione dell'offerta culturale.
Dal punto di vista turistico ricettivo, nelle principali città storiche italiane il turismo culturale nazionale già soddisfa il bisogno di conoscenza delle radici del nostro paese, rimangono fuori di fatto, numerose realtà locali, che pure hanno contribuito allo sviluppo della società moderna, la Spezia è appunto tra queste realtà e nonostante la nostra città vanti eccellenze nel patrimonio culturale nazionale, per esempio, solo in tema di percorsi museali da noi trovano sede Museo Navale, il Museo Lia, il Museo
Diocesano, il Museo di arte Moderna Camec e il Museo del Sigillo.
Per fare in modo quindi che la Spezia entri a pieno titolo nel circuito turistico culturale nazionale e internazionale, bisogna ripartire dallo studio, dalla valorizzazione e dal rilancio del nostro patrimonio, in modo da offrire a fianco di quelle tradizionali nuove e diverse offerte culturali.
È necessaria dunque la sinergia e la collaborazione di tutti gli attori sociali, compresi anche i singoli cittadini attivi nella raccolta di opere d'arte e qui mi preme ricordare, a pochi mesi dalla sua scomparsa, l'ing Amedeo Lia, un mecenate che ha dedicato la sua esistenza alla condivisione
del sapere, però con una visione particolarmente moderna, per Lia il museo non era solo luogo di conservazione di opere d'arte, ma anche luogo pubblico di socializzazione, di civilizzazione e di formazione dei cittadini e senza nessuna esclusione, quindi comprensiva dei cittadini disabili.
Su questo tema, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità che è stata indetta dall'ONU il 3 dicembre di ogni anno, il Museo Civico "Amedeo Lia", come d'altronde gli anni passati, manifesta il suo impegno nell'ambito dell'accessibilità con il progetto "La Bellezza Accessibile: percorsi tattili al Museo Lia", una serie di iniziative volte a rendere fruibile il patrimonio museale ad un pubblico di visitatori ipovedenti e non vedenti.
Questo evento dalla durata di oltre un mese, si inserisce a pieno titolo nel panorama di manifestazioni su tutto il territorio nazionale, ed è diventato nella nostra città un appuntamento annuale che tende, mediante la presa di coscienza da parte della collettività alla sensibilizzazione sul tema dei diritti dei disabili, per giungere tramite il superamento di barriere culturali ad una efficace inclusione sociale.
Nel ringraziare la Direzione e tutto il personale del Museo per la meritevole iniziativa, come gruppo consiliare SEL/PSI ci adopereremo presso le sedi Istituzionali affinchè da parte degli Amministratori venga rafforzato l'impegno per favorire l'accessibilità alle persone non vedenti e ipovedenti negli spazi cittadini dedicati alla cultura.
Roberto Masia - Paolo Manfredini - Gruppo Consiliare Sel /Psi -
Comune della Spezia