"Un incarico - dice Cavarra - che mi onora e che ho accettato con grande entusiasmo, nella convinzione che il referendum di ottobre rappresenti un'occasione storica di rinnovamento per il nostro Paese e che ciascun cittadino abbia perciò il dovere di impegnarsi in prima persona affinché quella che per ora è soltanto un'opportunità si concretizzi davvero nell'inizio della Terza Repubblica. Dopo oltre mezzo secolo in cui i privilegi della classe politica si sono stratificati in un sistema elefantiaco, tanto ridondante e autoreferenziale quanto lento e inconcludente, per la prima volta la politica decide di tagliare se stessa, riducendo i parlamentari, i poteri delle Regioni e gli stipendi dei suoi consiglieri. Per la prima volta è davvero possibile avere un Parlamento più efficiente, veloce e meno costoso e un Governo stabile. Per queste ragione dobbiamo dire SI' al cambiamento, SI' ad un Paese con meno politici e più politica, SI' ad un'Italia più moderna ed efficiente, più semplice e giusta. SI' ad un'Italia che guarda avanti, per il bene del Paese, per il futuro dei nostri figli".